Perché Szczesny non giocherà in Inter-Juve di Supercoppa anche se vaccinato

Da eroe nella partita contro la Roma, per il rigore decisivo parato a Lorenzo Pellegrini nel finale, a calciatore costretto a restare in panchina per colpa di un pezzo di carta, perché le nuove norme anti-Covid non lasciano molti margini sulla questione vaccinale. Wojciech Szczesny non giocherà la finale di Supercoppa Italiana, Allegri lo ha annunciato nella conferenza stampa alla vigilia del match: a San Siro in campo contro l'Inter tra i pali ci sarà Mattia Perin, che quest'anno è stato chiamato in causa in quattro occasioni (3 volte in Serie A, 1 in Champions League).
Perché? Eppure domenica sera il portiere della Juventus era schierato regolarmente nella formazione titolare. Una parte della spiegazione è nelle parole dell'allenatore: "Tutti i giocatori sono vaccinati, lui è stato l’ultimo e fino a dopodomani non ha il green pass – ha rivelato Allegri -. Di conseguenza potrà arrivare allo stadio all’ultimo momento e andrà in panchina". L'altra parte, quella più esaustiva, fa riferimento ai nuovi provvedimenti entrati in vigore il 10 gennaio (e pubblicati in Gazzetta Ufficiale il 30 dicembre scorso – art.1, Decreto Legge 229 del 30/12/21) e per effetto dei quali non può stare a stretto contatto con altri tesserati durante le attività di gruppo, nelle ore che precedono l'avvicinamento alla gara (viaggio in bus, ritiro).
Tutto questo perché Szczesny ha iniziato di recente il ciclo vaccinale con la somministrazione della prima dose. Il certificato verde è disponibile dopo circa due settimane ma l'entrata in vigore del Super Green Pass necessario per accedere agli stadi ha rischiato di complicare le cose. Non per gli sportivi professionisti, ecco perché Szczesny potrà arrivare allo stadio autonomamente, solo per svolgere la propria attività lavorativa (in questo caso andando in panchina).

Una situazione che si muove nel solco delle norme emanate dal Governo (quali ulteriori misure di contenimento della diffusione del Covid) e il protocollo adottato dalla Federazione. Il caso dell'estremo difensore polacco è molto simile ad altri calciatori: si tratta di Nicola Sansone (nei giorni scorsi pubblicò un post che ha fatto discutere) e Adama Soumaoro del Bologna, entrambi assenti nella partita di campionato contro il Cagliari per la stessa ragione (non hanno il green pass rafforzato avendo iniziato da poco il ciclo vaccinale).