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Perché l’Italia è andata negli Stati Uniti per giocare due semplici partite amichevoli

Sono due i motivi che hanno spinto la Federazione a organizzare due partite amichevoli della Nazionale italiana negli Stati Uniti con Venezuela (oggi) ed Ecuador (domenica 24 marzo). L’uno è di carattere economico, l’altro può essere di buon auspicio.
A cura di Maurizio De Santis
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Perché l'Italia gioca due amichevoli negli Stati Uniti contro Venezuela (oggi, ore 22 italiane) ed Ecuador (24 marzo, ore 21)? Possibile non vi fossero selezioni da affrontare in Europa, senza spingersi a oltre settemila chilometri di distanza? Perché optare per un viaggio così lungo nel bel mezzo del campionato di Serie A che, con la 30ª giornata alle porte, entra nella fase clou? Domande che sorgono spontanee alla luce dei due test che la Nazionale ha in calendario a marzo quale tappa di avvicinamento ai Campionati Europei 2024 in programma in Germania.

Si tratta delle penultime apparizioni non ufficiali prima del debutto nel trofeo continentale (15 giugno con l'Albania, nel Girone B assieme a Spagna e Croazia) che sarà preceduto ancora da due gare di ‘riscaldamento' contro Turchia e Bosnia Erzegovina (4 e 9 giugno).

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La scelta di sobbarcarsi 12 ore di volo è legata a due motivi, anche se da parte della Federazione non è stata fornita alcuna spiegazione ufficiale al riguardo. Non è difficile, però, desumere anzitutto che la tournée americana abbia portato in dote per il ‘disturbo' un buon introito economico. Sulla East Coast la squadra di Luciano Spalletti farà da spola tra la Florida e il New Jersey: oggi, al Drv Pnk Stadium di Fort Lauderdale, ‘casa' dell'Inter Miami di Lionel Messi la prima verifica con la Vinotinto di Batista; domenica prossima alla Red Bull Arena di Harrison (sede dei New York Red Bulls) ci sarà il match con l'Ecuador. Entrambi saranno trasmessi in diretta tv, in chiaro e in streaming su Rai 1.

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Oltre all'aspetto meramente finanziario c'è ancora una ragione a corredo della lunga trasferta della Nazionale dall'altra parte del mondo. È di tipo ambientale, così da ‘prendere confidenza' con il pubblico nord-americano in vista dei Mondiali di calcio del 2026 che verranno disputati tra Usa, Canada e Messico e saranno articolati in base a una formula rinnovata (dal numero delle squadre alla composizione dei gironi e alla durata). L'Italia non è ancora qualificata ma, dopo aver saltato le edizioni di Russia 2018 e Qatar 2022, mettere piede già da quelle parti magari si rivela di buon auspicio.

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