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Perché l’Atalanta è la principale rivale dell’Inter per lo scudetto

L’Atalanta è la squadra più in forma tra le rivali scudetto dell’Inter. Le statistiche non dicono tutto ma spiegano in larga parte quali sono stato di salute e crescita di condizione costante degli orobici. Interessante anche il dato sui calci di rigore. E lunedì sera c’è la sfida primato contro la formazione di Conte.
A cura di Maurizio De Santis
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Una media da scudetto. A guardare i numeri raccolti dall'Atalanta nel 2021, la squadra di Gasperini si conferma ancora una volta una delle avversarie da battere nella corsa per il titolo. Lo sa bene l'Inter, che l'anno scorso duellò con i nerazzurri per la conquista del secondo posto alle spalle della Juve. Lo sa bene Antonio Conte che attende il match di lunedì prossimo a San Siro (8 marzo alle 20.45) come una sorta di redde rationem: battere la ‘dea' significa eliminare una diretta concorrente e, al tempo stesso, la più fastidiosa tra le rivali del momento in classifica.

La sfida con l'Inter in chiave scudetto

Fastidiosa per l'organizzazione tattica e l'intensità del gioco che la pongono agli antipodi rispetto all'interpretazione prediletta dall'ex ct. Fastidiosa perché rispetto al Milan che balbetta, alla Juventus che ha ancora qualche battuta a vuoto e alla Roma che procede a singhiozzo l'Atalanta ha raggiunto continuità di rendimento e di risultati tali da proiettarla sul podio del campionato. Può ambire a qualcosa in più rispetto alla ‘semplice' qualificazione in Champions. I prossimi 90 minuti tracceranno una linea spartiacque tra ambizioni opinabili e risultati effettivamente alla portata.

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Chi è il bomber della ‘dea' nel 2021

Le statistiche non dicono tutto ma spiegano in larga parte quali sono stato di salute e crescita di condizione costante degli orobici. Nel 2021 hanno ottenuto 8 vittorie, 3 pareggi e subito una sconfitta per un totale di 27 punti. Sono 38 i gol fatti, 10 quelli incassati in 12 partite giocate. Il bomber della formazione è Muriel (8 marcature) seguito da Zapata e Gosens (6 a testa), Ilicic (4), Romero (2), una a testa per Toloi, Pasalic, Miranchuk e Malinovskyi.

Il dato sui calci di rigore

Interessante anche il dato dei rigori a favore, particolare che ha fatto scattare le proteste di Gasperini nei confronti di decisioni arbitrali a suo dire penalizzanti. Da quando è iniziato il campionato la ‘dea' è tra le squadre che ne ha ottenuti di meno (3): il 24 ottobre trasformato da Zapata contro la Sampdoria; il 23 dicembre segnato da Muriel contro il Bologna; il 23 gennaio segnato da Ilicic contro il Milan.

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