Perché Gudmundsson non è stato convocato dalla Fiorentina per giocare in Conference col Mainz

Albert Gudmundsson non può giocare la partita di Conference League con la Fiorentina. Vedrà la gara di Mainz solo in tv, non è stato nemmeno convocato per il match di Coppa. Non è infortunato né squalificato. Ha dovuto imbarcarsi sul primo volo per l'Islanda: è tornato in patria per essere presente all'udienza del processo che lo vede coinvolto per "cattiva condotta sessuale". Una vicenda che risale al 2023 e della quale credeva di essersi liberato. E invece no dopo l'archiviazione e una successiva sentenza (ottobre 2024) di assoluzione giunta dopo la riapertura del caso adesso è chiamato a difendersi dalle obiezioni del procuratore che ha impugnato il verdetto di innocenza.
Il nuovo pronunciamento ci sarà tra circa un mese: entro i primi di dicembre il giocatore saprà se può finalmente mettere un punto fermo alla questione chiudendo per sempre un capitolo oscuro e poco felice della propria vita, a causa del quale per un anno era stato escluso dalla nazionale.
Perché Gudmundsson era finito sotto processo in patria
I guai giudiziari di Gudmundsson sono iniziati nel 2023 quando una donna – di cui non s'è saputo il nome per questione di privacy – aveva accusato il calciatore di averla molestata. E la cattiva condotta sessuale era stato il motivo che lo aveva portato dinanzi al giudice. Non è bastato il pronunciamento di assoluzione del Tribunale di Reykjavik che ne aveva riconosciuto l'innocenza: il ricorso dell'accusa ha rimesso tutto in discussione, almeno fino a quando non ci sarà un altro verdetto.

Quando torna a Firenze: sarà a disposizione per la gara col Genoa
Gudmundsson resterà in patria per un paio di giorni, tornerà in Italia solo venerdì quando si unirà alla squadra alla vigilia del turno di campionato che vede la Viola in trasferta a Genova, per un incontro che vale tantissimo a causa della situazione di classifica deficitaria (toscani ultimi) e del momento che sta vivendo la squadra dopo l'esonero di Stefano Pioli. C'è Daniele Galloppa in panchina, ma il tecnico della Primavera ricopre l'incarico solo ad interim perché sembra che Vanoli (ex Torino) ha superato nelle preferenze D'Aversa. Il club lo vuole alla guida della squadra a Marassi.