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Pelé si è pentito in punto di morte e ha riconosciuto la figlia reietta: ma lei non c’è più

Quando ha capito che stava per morire, Pelé ha espresso un ultimo desiderio: vedere due ragazzi che aveva respinto per tutta la vita, così come aveva fatto per la loro madre, che altri non era che sua figlia. I due giovani sono corsi in ospedale e sono riusciti a vedere il leggendario calciatore in punto di morte: “Ringrazio Dio per averci dato questo momento, era quello che mia madre sognava di più”.
A cura di Paolo Fiorenza
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Era la fine di dicembre e Pelé aveva ormai capito che la sua ora stava per arrivare: il tumore al colon ormai non rispondeva più ad alcuna terapia e i medici dell'ospedale Albert Einstein di San Paolo non potevano fare altro che accompagnare nella maniera meno dolorosa possibile i suoi ultimi passi su questa terra. Il mito del calcio brasiliano era circondato da giorni dall'amore della sua famiglia, tra figli e nipoti accorsi al suo capezzale che documentavano sui social agli occhi del mondo la fine di una leggenda.

In quella stanza d'ospedale c'erano davvero tutti ad alternarsi in quei giorni. Anzi, quasi tutti. Mancavano due ragazzi che pure avrebbero voluto stargli vicino, ma non gli era consentito farlo, in quel momento come per tutta la loro vita. Erano sangue del sangue di Pelé, ma lui non aveva mai voluto sapere niente di loro, così come di loro madre, Sandra Machado, che altri non era che la figlia di Edson Arantes do Nascimento. Una figlia reietta, mai accettata dal fuoriclasse brasiliano, che era nata da una fugace relazione quando lui aveva 24 anni.

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Era il 24 agosto 1964 quando Anizia Machado, una giovane cameriera, diede alla luce la piccola Sandra. La figlia non fu riconosciuta da Pelé e rimase segreta, finché a 27 anni non provo ad avvicinarsi al padre, che tuttavia la respinse senza alcun sentimento per lei. A quel punto iniziò una lunga battaglia legale, con il test del DNA effettuato nel 1992 che portò quattro anni dopo alla sentenza di un giudice che stabilì che effettivamente Sandra Machado era la figlia biologica del campione, uno dei suoi sette figli. Nulla cambiò tuttavia nell'atteggiamento di Pelé: per lui quella non era sua figlia, non faceva parte della sua famiglia né meritava i suoi abbracci. I due non si avvicinarono mai, per tutte le loro vite.

Stesso amaro destino toccò ai due figli della donna: anche per loro ci fu l'oblio senza appello decretato dall'ex calciatore del Santos. Mai e poi mai li avrebbe visti. Il destino poi sarebbe stato ancora più crudele con Sandra Regina Machado Nascimento, visto che si ammalò di tumore e morì a 42 anni nel 2006. La donna non nutriva odio o altri sentimenti negativi verso suo padre, ma si portava dietro una sofferenza che non era mai finita: nei suoi ultimi giorni di vita chiese alla madre di cercare di farle incontrare Pelé, ma il campione rifiutò ancora. Invece dell'abbraccio di un padre, arrivarono invece due corone di fiori dopo la morte della figlia. La madre le fece rabbiosamente togliere dalla camera ardente.

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Una pagina triste della vita di Pelé, una pagina che la leggenda del calcio ha voluto riaprire per rimetterci mano quando ormai ha capito che anche lui stava per morire ed era arrivato il momento di voltarsi indietro per rileggere la propria vita e cercare, se possibile, di porre rimedio agli errori fatti. In quei momenti il volto di Sandra gli è comparso davanti agli occhi e il cuore ha avuto un tremito. Pelé allora ha espresso un ultimo desiderio: ha chiesto a chi gli era vicino di far venire al suo capezzale in ospedale i figli di Sandra, i suoi due nipoti.

Octavio Felinto Neto e Gabriel Arantes do Nascimento probabilmente aspettavano questo momento da sempre e sono subito accorsi, riuscendo a vedere Pelé il 28 dicembre, ovvero il giorno prima che lui morisse a 82 anni. "Ringrazio Dio per averci dato questo momento – ha detto Gabriel al Mirror – era quello che mia madre sognava di più. Ho parlato con le mie zie e mi hanno detto che nostro nonno voleva vederci. Eravamo entusiasti, era un'opportunità che stavamo aspettando. Ogni famiglia ha litigi e litigi, la nostra non è diversa, ma ci sono momenti in cui l'unione e l'amore sono più importanti di ogni altra cosa. Siamo davvero felici".

In punto di morte Pelé ha riconosciuto a tutti gli effetti come figlia la povera Sandra, inserendola nel testamento al fianco degli altri sei figli: ai due nipoti spetterà quella quota del patrimonio lasciato dal campione brasiliano, quantificato in oltre 100 milioni di dollari.

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