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Parma-Bologna non è a rischio nonostante il caso di positività al coronavirus

A Parma s’è verificato il primo caso di positività al coronavirus da quando è ufficialmente ripresa l’attività agonistica. Non è un calciatore ma un membro dello staff. Quali sono le prescrizioni previste dal protocollo? Domenica sera la squadra di D’Aversa può andare regolarmente in campo contro il Bologna? Ecco cosa succede adesso.
A cura di Maurizio De Santis
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A Parma il primo caso di coronavirus in Serie A dopo quasi un mese di partite da quando è ripresa l'attività agonistica. Non si tratta di un calciatore ma di un membro dello staff. Cosa succede adesso e quali sono le prescrizioni previste dal protocollo? Domenica sera la squadra di D'Aversa può andare regolarmente in campo contro il Bologna? Per effetto della cosiddetta "quarantena soft" non c'è pericolo che la partita venga annullata o rinviata né ci sono rischi per il campionato ma ci sono alcuni passaggi obbligati da seguire. Lo si evince dalla circolare emanata in extremis dal ministero della Salute e che da molti è stata ribattezzata la "norma salva campionato".

In cosa consiste questo aspetto del più ampio protocollo delle partite? In buona sostanza ricalca il modello tedesco che ha permesso alla Bundesliga di ultimare la stagione regolarmente e superando ogni intoppo. Il principio è questo: in caso di positività di un componente del "gruppo squadra" va in quarantena il singolo tesserato mentre la parte restante del gruppo va in isolamento precauzionale con la possibilità di continuare a svolgere allenamenti e giocare le partite. Per farlo, però, è necessario che, attraverso test specifici e a spese del club, venga accertata la negatività al Covid-19 di tutte le persone che sono state a stretto contatto con il soggetto contagiato.

Prendendo in esame quanto accaduto in queste ore a Parma, ecco quali sono le prescrizioni da seguire (non solo prima ma anche dopo il match) in base alle linee guida stabilite dal Comitato tecnico scientifico del Governo.

  • I contatti stretti e l'intero "gruppo squadra" devono essere isolati per un totale di 14 giorni (si legge nella nota ufficiale diramata dalla circolare).
  • I calciatori possono continuare ad allenarsi regolarmente ma l'intero "gruppo squadra" deve essere sottoposto a esami specifici.
  • Gli oneri dei test sono a carico delle società sportive. I test sono effettuati per la ricerca dell’RNA virale, il giorno della gara programmata, successiva all’accertamento del caso confermato di soggetto Covid-19 positivo, in modo da ottenere i risultati dell’ultimo tampone entro 4 ore.
  • Se l'esito degli esami sarà negativo sarà possibile consentire l’accesso allo stadio e la disputa della gara solo ai soggetti risultati negativi al test molecolare.

Cosa accade al termine della partita? Nella gestione della situazione c'è ancora un ulteriore passaggio e fa riferimento al cosiddetto "periodo di sorveglianza" a cui verrà sottoposta la squadra. Anche questo aspetto è precisato nella circolare del ministero della Salute

  • Al termine della gara, i componenti del "gruppo squadra" devono riprendere il periodo di quarantena fino al termine previsto, sotto sorveglianza attiva quotidiana da parte dell'operatore di sanità pubblica del Dipartimento di Prevenzione territorialmente competente.
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