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Papu Gomez rompe il silenzio dopo la squalifica: “Ho assunto per sbaglio lo sciroppo di mio figlio”

In un lungo comunicato Papu Gomez chiarisce la sua posizione dopo la squalifica di due anni per doping: “Ho deferito la questione ai miei legali perché ritengo che il procedimento disciplinare non si sia svolto nel rispetto delle regole”
A cura di Ada Cotugno
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Il Papu Gomez non ci sta: l'argentino è stato sanzionato dalle autorità antidoping con due anni di squalifica per aver assunto una sostanza vietata, rilevata in seguito a un test effettuato nel novembre 2022, prima della Coppa del Mondo. A quasi un anno di distanza è arrivata l'ufficialità della notizia che il giocatore e il Siviglia (club dove militava allora) avevano appreso già mesi fa.

Di recente dopo la scadenza del suo contratto aveva deciso di trasferirsi al Monza, ma l'avventura è durata appena qualche settimana. La squalifica è già entrata in vigore e con un comunicato affidato ai social il giocatore ha rotto il silenzio per la prima volta sul caso che lo ha travolto.

La sua lettera, indirizzata "ai media e all'opinione pubblica", si articola in sei punti. Nel primo chiarisce la situazione riguardo la sanzione: "Innanzitutto, confermo che ieri mi è stata notificata la decisione del Comitato Sanzionatorio Antidoping della Commissione Spagnola per la Lotta al Doping nello Sport, con la quale è stata decisa la sospensione della mia licenza federale per un periodo di due anni".

Poi continua allontanando da lui tutte le accuse di doping: "Non solo ho sempre rispettato rigorosamente tutti i regolamenti, ma mi sono anche posto come un convinto difensore dello sport pulito e della sportività, condannando e rifiutando categoricamente ogni forma di doping. Non ho mai avuto e non avrò mai l'intenzione di ricorrere a una pratica vietata".

La sostanza vietata sarebbe stata assunta tramite uno sciroppo per la tosse per bambini che il Papu Gomez ha preso involontariamente. È il quarto punto della sua dichiarazione: "L'ipotesi di reato deriva dalla presenza di Terbutalina nel mio organismo in conseguenza del fatto che ho ricevuto per sbaglio, involontariamente e senza volerlo, un cucchiaio di sciroppo per la tosse di mio figlio piccolo. Va comunque precisato che l'uso terapeutico della terbutalina è consentito agli sportivi professionisti e che non migliora in alcun modo le prestazioni sportive nel calcio".

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"Senza entrare nel merito, ho deferito la questione ai miei legali perché ritengo che il procedimento disciplinare non si sia svolto nel rispetto delle regole. Infine, desidero ringraziarvi per tutte le manifestazioni di affetto e di sostegno che ho ricevuto in questo difficile momento professionale", conclude il giocatore che preannuncia così azioni legali per la squalifica di due anni.

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