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Pagliuca parla di Juve-Inter e i tifosi accusano Marchisio silente in studio: la sua reazione

Pagliuca ha parlato del tocco di braccio di Rabiot in Juve-Samp a La Domenica Sportiva, ma anche della sfida tra i bianconeri e l’Inter del 1998 con il riferimento al pugno all’arbitro Ceccarini. Marchisio in silenzio in studio ha poi replicato sui social a chi chiedeva l’intervento.
A cura di Marco Beltrami
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Dopo Juventus-Sampdoria si è parlato a lungo dell'episodio del gol vittoria di Rabiot con le polemiche sul suo presunto tocco di braccio non sanzionato dal Var. L'argomento è diventato d'attualità anche negli studi de La Domenica Sportiva, con Gianluca Pagliuca in collegamento, che ha sottolineato quello che a suo dire è un clamoroso errore degli arbitri. Un'occasione anche per tornare a parlare di Juventus-Inter '98 e del celebre contatto Iuliano-Ronaldo. Un intervento quello dell'ex portiere che ha fatto molto discutere poi anche sui social, coinvolgendo anche un altro ospite della trasmissione Claudio Marchisio.

L'ex portiere di Sampdoria e Inter non ha dubbi sull'irregolarità della rete di Rabiot, anche se fa un po' di confusione parlando di calcio di rigore: "Secondo me è rigore. Rabiot la prende di mano. Scusate volevo dire che era da annullare. Poi lui dopo il gol guarda il guardalinee aveva paura che fosse da annullare". Poi dopo ancora una svista: "Per me è rigore ne hanno dati di peggio".

Stuzzicato dai padroni di casa, Pagliuca è tornato sui fatti del 1998 e in particolare su quanto dichiarato recentemente, con l'episodio spiacevole che aveva già citato nel suo libro, del pugno all'arbitro Ceccarini: "Dopo il fallo di Iuliano si scatenò un parapiglia. Undici giocatori, e anche Simoni gli sono addosso (all'arbitro Ceccarini, ndr). Cosa faccio? Niente. È una cosa prescritta. Gli ho dato un piccolo pugno nel fianco. Lui se n’è accorto e mi ha detto ‘chi è stato?’ e io ho risposto ‘io non sono stato’. Ho raccontato una bugia".

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Poi entrando nello specifico, tra i sorrisi dei presenti, ha rincarato la dose: "La cosa che mi fa specie, meno male che non ci sia una telecamera. Evidentemente l’ho dato quando eravamo tutti addosso all’arbitro. Lo volevo prendere? Non solo io, anche gli altri compagni volevano fare la stessa cosa. Quest’episodio l’ho raccontato perché facendo un libro, l’ho dovuto fare. Scuse a Ceccarini? Non l’ho mai rincontrato perché lui non ha più arbitrato. Evidentemente c’è un motivo. Se ho digerito il tutto? Mi sa che anche i miei compagni… è stato un furto vero e proprio. Tanti arbitri, indagati non hanno più arbitrato, e certi dirigenti non hanno più fatto i dirigenti… evidentemente…". 

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In studio c'era anche l'ex Juventus Claudio Marchisio che non è intervenuto nella vicenda mantenendo così il silenzio. Su Twitter c'è stato chi invece avrebbe voluto vedere una sua reazione all'intervento di Pagliuca, in difesa del club bianconero. Taggato da un utente di fede juventina, Marchisio ha spiegato con pacatezza il suo punto di vista sulla vicenda, chiarendo in maniera sibillina il suo punto di vista: "Perché bisogna replicare? Se a qualcuno da ancora fastidio sarà un problema di altri. La Juventus la si cerca sempre di buttare giù ma siamo e lo saremo sempre una squadra che sa rialzarsi e ritornare in alto. E vincere di nuovo!".

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