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Osò entrare nello spogliatoio United prima di Roy Keane: “Mi mise al tappeto”

Roy Keane dettava legge nello spogliatoio del Manchester United. L’ex centrocampista spesso e volentieri si è reso protagonista di episodi al vetriolo, non solo con avversari, ma anche alcuni compagni. A distanza di anni emergono retroscena curiosi relativi ai Red Devils, con tanto di vere e proprie risse.
A cura di Marco Beltrami
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C'era una regola non scritta nello spogliatoio del Manchester United: quando Roy Keane parlava bisognava solo stare zitti. Figuriamoci poi se il focoso ex centrocampista irlandese rimproverava un compagno. Ne sa qualcosa un altro ex Red Devils ovvero il difensore argentino Gabriel Heinze. "El Gringo" che all'attivo ha avuto anche un'esperienza nella Roma, ha infatti raccontato di uno scontro durissimo con la grande gloria dello United, in cui ebbe la peggio.

Dalle risse in campo, ai falli killer (basti pensare a quelli su Haaland e Southgate), fino alle dichiarazioni al vetriolo. La carriera di Roy Keane è stata contraddistinta da numerose situazioni controverse. Ogni tanto però nel suo mirino, non finivano soltanto gli avversari ma anche i compagni. È quello che traspare dal racconto di un altro ex calciatore dello United come Gabriel Heinze.

Alla Tv argentina, l'attuale mister dell'Atlante United ha raccontato un retroscena molto particolare: "Abbiamo perso una partita e sono andato prima nello spogliatoio e Roy Keane è arrivato secondo. Mi piaceva andare per primo dopo la partita. Non volevo parlare con nessuno perché avevamo perso. Non capivo l'inglese, solo le parolacce. Ho sentito il mio nome e ‘f *** off' da lui. Sapevo che era una cosa brutta, quindi mi sono opposto a lui, questo idolo di Manchester, questo grande ragazzo che tutti amavano, e ho risposto: ‘F*****o tu". Non ricordo nulla di quello che è successo dopo. Mi ha messo ko".

I due dopo hanno trovato comunque il modo di diventare amici, anche se i colpi proibiti non sono mai mancati. Proprio Keane che ha definito poi Heinze un "bravo ragazzo", ha raccontato un altro episodio in cui questa volta è stato lui ad avere la peggio: "Mi ha dato una ginocchiata sul lato della gamba e, essendo l'eroe che sono, ho tenuto la bocca chiusa. Non volevo farmi curare, ma ero in agonia. Il giorno dopo sono uscito di casa, zoppicando. Ho detto a mia moglie: ‘Beh, non potrò giocare. Andrò a dirglielo'. Sono arrivato all'Old Trafford e ho zoppicato anche nello spogliatoio, ma ho preso un po' di antidolorifici e ho giocato. Mia moglie ha detto che è stata la cosa più divertente, sentire il mio nome essere annunciato alla radio, dopo che mi aveva visto uscire di casa zoppicando quella mattina. Ma mi piaceva Heinze".

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