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Orsato in TV a 90° minuto: “Sul fallo di Pjanic in Inter-Juve ho sbagliato”

Daniele Orsato, miglior arbitro italiano, ha parlato in diretta TV durante 90° minuto. Una svolta comunicativa fortemente voluta dal neo-presidente dell’Aia Trentalange, nell’ottica di un dialogo più aperto da parte degli arbitri. Orsato ha ammesso l’errore su Pjanic in Inter-Juve del 2018: “Ho sbagliato valutazione”.
A cura di Vito Lamorte
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Le dichiarazioni dell'arbitro Daniele Orsato in diretta TV a 90° minuto. Per la prima volta nella storia un direttore di gara si concede ai microfoni e risponde alle domande dei giornalisti. Lo fa con un indirizzo preciso, per una esigenza di "chiarezza" seguendo le direttive dell'AIA. È lui stesso a spiegare qual è il filo conduttore del confronto: "Se verrà utilizzato per la polemica non andremo da nessuna parte. Cerchiamo di sfruttare quest’occasione per fare chiarezza".

E per fare chiarezza su uno degli episodi più controversi degli anni scorsi, il fallo commesso da Pjanic su Rafinha e la mancata sanzione nei confronti del centrocampista bianconero, replica alla domanda che gli porgono da studio. Nulla da negare, né cerca motivazioni particolari: Orsato racconta la sua verità, ovvero cosa ha pensato in quella frazione di secondo che ebbe per valutare quell'intervento: "Il fallo di Pjanic su Rafinha in Inter-Juve? Non serve andarlo a rivedere, sicuramente è un errore – ha aggiunto il direttore di gara -. La vicinanza non mi ha portato a vedere quello che poi ha mostrato la tv. L’ho vista in modo diverso, è stato un contrasto in volo e l’ho valutato male. Il VAR non è potuto intervenire per cui resta l’errore".

Nel corso della trasmissione gli è stato chiesto se quest’anno tornerà ad arbitrare l’Inter, visto che sono passati due anni e mezzo dall’ultima volta, e Orsato ha risposto così: “Io vado dove mi manda il designatore. Sì, è da aprile 2018 che non arbitro l’Inter”. 

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Onestà intellettuale prima di tutto assieme alla capacità di fare autocritica perché l'errore fa parte del gioco. Lo commettono tutti… dai calciatori ai direttori di gara. È l'interpretazione che spesso lascia qualcosa di non dissolto. "Gli errori li facciamo e non ci tiriamo indietro quando si tratta di ammetterli. Continueremo a lavorare sui nostri errori e miglioreremo cercando di commetterne sempre meno".

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È più difficile arbitrare in Europa oppure in Italia? "Io non cambio il mio modo di arbitrare dalla Serie A alle gare di Champions, per cui non trovo grande differenza tra arbitraggi in Italia o all’estero. E in Serie A non ci sono affatto gare facili…". Ultima riflessione dedicata a una battuta: non passò inosservata la curiosità di Cristiano Ronaldo che volle vedere di persona il messaggio di "non gol" che arriva sull'apparecchio/orologio del direttore di gara. Orsato commenta l'episodio così: "Ronaldo voleva sapere come funzionava l'orologio".

In merito alla mancanza del pubblico negli stadi a causa delle norme di contenimento del Covid il fischietto di Schio ha dichiarato che "arbitrare senza pubblico è ancora più difficile, manca anche a noi" e sulla possibilità di rendere pubbliche le conversazioni tra sala VAR e arbitri ha detto: "Non abbiamo nulla da nascondere. Se le autorità preposte decideranno questo per noi non sarà assolutamente un problema".

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