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Nicolato consiglia ai giovani calciatori italiani di andare all’estero: “Dobbiamo aprirci al mondo”

Il commissario tecnico dell’Under 21, Paolo Nicolato, ha consigliato ai calciatori italiani un’esperienza fuori dal nostro paese. Parole, in riferimento ai giovani, che ricordano quelle di un film che ha segnato un’epoca, ovvero ‘La meglio gioventù’.
A cura di Vito Lamorte
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Professore: Lei promette bene, le dicevo, e probabilmente sbaglio, comunque voglio darle un consiglio, lei ha una qualche ambizione?
Nicola: Ma… non…
Professore: E allora vada via… Se ne vada dall'Italia. Lasci l'Italia finché è in tempo. Cosa vuol fare, il chirurgo?
Nicola: Non lo so, non… non ho ancora deciso…
Professore: Qualsiasi cosa decida, vada a studiare a Londra, a Parigi, vada in America, se ha le possibilità, ma lasci questo Paese. L'Italia è un Paese da distruggere: un posto bello e inutile, destinato a morire.

Tutti gli appassionati di cinema italiano ricordano a memoria questo dialogo tratto dal film ‘La meglio gioventù' di Marco Tullio Giordana e ascoltando le parole del commissario tecnico dell'Under 21, Paolo Nicolato, più di qualcuno avrà pensato al professore di Nicola.

Intervenuto nella conferenza stampa alla vigilia dell’amichevole con l’Inghilterra, il Ct degli Azzurrini ha espresso la sua opinione sui giovani italiani all’estero e ha consigliato loro espressamente un’esperienza fuori dall’Italia per migliorare il proprio bagaglio di conoscenze: “Consiglio un’esperienza all’estero, lo consiglierei anche a un allenatore. Lo consiglierei perché il mondo è un mondo aperto e c’è bisogno di aprirsi, in queste esperienze si cresce anche dal punto di vista umano, oltre che professionale. Dobbiamo aprirci al mondo, che è molto più ampio rispetto a Italia, Francia o Germania. Gli altri si muovono molto di più rispetto a noi italiani e poi è sinonimo anche di un lavoro fatto bene se ci vengono a cercare. Non rischiano poi di sparire dai radar? No, li seguiamo tutti anche perché poi non sono tantissimi. Se tornano, lo fanno con un bagaglio molto più consistente".

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La fase finale dell'Europeo è lontana nove mesi ma per l'Under 21 è già il momento di prove. Proprio in questa ottica si guarda alla gara contro gli inglesi di giovedì alle 17.30 allo stadio "Adriatico-Giovanni Cornacchia" di Pescara: "Ci sono quattro partite prima dell’Europeo, due adesso e due a marzo, per questo ho chiesto di poterci misurare con delle nazionali in grado di crearci grande difficoltà perché è proprio da questo tipo di impegni che trarremo le indicazioni necessarie per migliorare. E il percorso di crescita passa attraverso il confronto con le migliori. Non voglio che i ragazzi interpretino questi impegni come semplici tappe di avvicinamento. Voglio vedere impegno e capire come la squadra reagirà di fronte alle sollecitazioni".

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