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Neymar pazzo per il poker: “Voglio diventare un giocatore professionista dopo il ritiro”

In una lunga intervista a CNews, Neymar ha confessato la sua passione per il poker, di cui vorrebbe diventare un giocatore professionista dopo il ritiro dal calcio. “Non so se sia peggio tirare un calcio di rigore in una finale o bluffare una mano con un piatto molto grande”, ha dichiarato il brasiliano, che è anche un ambasciatore culturale di Pokerstars.
A cura di Valerio Albertini
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Che fosse un personaggio eclettico lo sapevamo da tempo. Non conoscevamo, però, il lato di giocatore d'azzardo di Neymar Jr, che in un'intervista a CNews ha rivelato la sua grandissima passione per il poker. Non solo, perché O' Ney ha intenzione di trasformare questa passione nel suo prossimo mestiere, una volta che si sarà ritirato dal calcio:

Voglio diventare un giocatore di poker professionista quando finirò la mia carriera calcistica, è una delle cose che amo di più fare. Mi fa sentire molto a mio agio e spero che quando smetterò potrò prendere parte ai tornei a cui ho sempre voluto partecipare. Questa è una delle cose che farò.

Quando è nata questa passione e i suoi punti di forza

Il brasiliano ha sviluppato questo interesse negli ultimi anni, fino a diventare uno dei suoi passatempi preferiti, all'interno del quale vede il suo futuro post calcio:

Ho iniziato a giocare a poker durante la Coppa del Mondo 2014. Durante la competizione giocavano molti calciatori e così ho finito per imparare le regole. Mi sono innamorato del poker nel corso degli anni. A Barcellona giocavo sempre con Piqué, al PSG spesso ci incontriamo con Navas e Paredes per qualche partita. È anche un modo per unire il gruppo, per trascorrere più tempo insieme.

Neymar è un ambasciatore culturale di Pokerstars e il suo trasporto per il gioco è testimoniato anche dal nome del suo cane, che ha chiamato proprio Poker. Il numero 10 del PSG è sicuro delle sue caratteristiche da giocatore, sviluppate anche in seguito all'incontro con il giocatore professionista brasiliano André Akkari, che è diventato un suo grande amico:

Sono un giocatore offensivo, come in campo. Akkari mi ha aiutato molto nello sviluppo del mio gioco e mi ha insegnato molte cose. Nel tempo ho imparato a essere un giocatore aggressivo. Il mio punto di forza è la capacità di rendere difficile la lettura della mia mano da parte dell'avversario, in quanto sono un giocatore che varia molto. Uno dei miei punti deboli, invece, è che faccio fatica a controllarmi e gioco molte mani.

La voglia di vincere e le somiglianze con il calcio

Il brasiliano prende molto sul serio il gioco, preferisce le partite dal vivo e pensa che il poker abbia avuto anche dei benefici sulla sua vita sociale:

Quando sono a un tavolo voglio sempre vincere. Preferisco giocare dal vivo, non c'è niente di simile. Non so se sia peggio tirare un calcio di rigore in una finale o bluffare una mano con un piatto molto grande. Il poker mi ha permesso di incontrare molti amici che ho ancora oggi. Il mio sogno sarebbe vincere un torneo molto importante, battendo i miei amici Akkari e Rafa Moraes al tavolo finale.

O' Ney, infine, rimarca le somiglianze tra il gioco che pratica ora, il calcio, e quello che vorrebbe fosse il proprio mestiere in futuro, il poker:

Tra le somiglianze ci sono sicuramente l'attenzione e il modo in cui vengono letti sia l'avversario che la partita: è importante capire quale sia il momento giusto per attaccare e quello per attendere.

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