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Napoli, un’altra bordata di Milik: “Se giochi poco è difficile avere un buon rendimento”

Finora, complice un infortunio muscolare (inguine) che lo ha bloccato a inizio stagione, Milik è andato in campo appena per 160 minuti: ha saltato le prime 3 partite di Serie A (Fiorentina, Juventus, Sampdoria); è stato schierato per 72′ contro il Lecce e 16 contro il Cagliari; è rimasto in panchina contro Brescia e Torino; in Champions, dopo aver assistito accanto ad Ancelotti alla vittoria del Napoli su Liverpool, è stato protagonista a Genk (72′) nel deludente pareggio per 0-0.
A cura di Maurizio De Santis
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"Se giochi poco è difficile avere un buon rendimento". Rinfrancato dal gol segnato nella sfida tra Polonia e Macedonia (2-0), Arek Milik gonfia il petto e alza la voce. Il messaggio arriva forte e chiaro dal ritiro della nazionale e scandisce tutte l'insoddisfazione del calciatore per il suo impiego nel Napoli. Pochi giorni prima aveva espresso perplessità molto forti parlando dell'eccessivo – secondo la sua opinione – turnover adottato da Carlo Ancelotti tra campionato e Champions ("quando cambi molto rischi di creare confusione"). Ieri sera ha aggiunto altri spunti polemici nell'intervista ai media polacchi.

Mi piacerebbe giocare un po' di più, avere più di 15 minuti a partita a disposizione – ha ammesso Milik a Polsat -. Fare gol è stato molto importante a livello di squadra, perché ci ha dato tranquillità e permesso di ipotecare la qualificazione all'Europeo. Voglio ringraziare Lewandowski per come ha recuperato palla e per il passaggio che mi ha fatto. Sper di giocare con maggiore regolarità. Ho fiducia in me stesso ma non basta perché tutto dipende anche dalle partite e dai minuti che gioco. E se giochi poco è difficile fare buone prestazioni.

Tre presenze e 160 minuti giocati tra Serie A e Champions

Parole che non lasciano dubbi o interpretazioni di sorta. Finora, complice un infortunio muscolare (inguine) che lo ha bloccato a inizio stagione, Milik è andato in campo appena per 160 minuti: ha saltato le prime 3 partite di Serie A (Fiorentina, Juventus, Sampdoria); è stato schierato per 72′ contro il Lecce e 16 contro il Cagliari; è rimasto in panchina contro Brescia e Torino; in Champions, dopo aver assistito accanto ad Ancelotti alla vittoria del Napoli su Liverpool, è stato protagonista a Genk (72′) nel deludente pareggio per 0-0.

  • Reduce da due infortuni durissimi alle ginocchia (127 giorni di stop tra ottobre 2016 e febbraio 2017, 23 gare saltate; 158 giorni di assenza tra settembre 2017 e marzo 2018, 29 match saltati), l'ex Ajax finora ha pagato un conto salatissimo alla malasorte e più ancora alla diffidenza nei suoi confronti.

Milik, contratto in scadenza nel 2021: trattative per il rinnovo arenate

Arek Milik chiede fiducia e soprattutto ha bisogno di ritrovare quella persa nel corso di un'estate che lo ha visto in lista di sbarco (era sembrato sul punto di accettare il Borussia Dortmund o addirittura il Betis Svigilia) di pari passo al chiacchiericcio di mercato sulle trattative del Napoli con Mauro Icardi. I suoi procuratori su spingono oltre: considerato il contratto in scadenza nel 2021, finora le trattative per il rinnovo non hanno registrato novità per la distanza che c'è tra le parti sulle cifre. L'attaccante guadagna uno stipendio netto di 2.5 milioni a stagione e i suoi agenti chiedono un ritocco robusto, fino a 4 milioni.

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