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Napoli ko, il Parma vince 2-1: al Tardini tre rigori e proteste azzurre contro Giua

Il Parma batte 2-1 il Napoli al Tardini, in una gara caratterizzata dai rigori e con l’arbitro Giua grande proragonista. Ducali avanti con un discusso rigore concesso a fine primo tempo, pari di Insigne sempre dagli 11 metri. Nel finale di partita, nuovamente una chance dal dischetto per i padroni di casa: Kulusevski non sbaglia tra le proteste degli azzurri.
A cura di Redazione Sport
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Il Napoli torna a perdere dopo cinque partite senza sconfitta e lascia il Tardini con tanta rabbia per le decisioni dell'arbitro Giua, grande protagonista dell'incontro. Il Parma fa la sua partita, di contenimento e contropiedi, e porta a casa la matematica salvezza con un 2-1 – contraddistinto da tre gol su altrettanti rigori – che premia l'applicazione e la tenacia della squadra di D'Aversa. Gli azzurri protestano nei confronti del fischietto sardo per i due rigori assegnati in occasione dei falli di Mario Rui e Koulibaly: non convince soprattutto il primo.

La difficoltà del Napoli di questi tempi è sempre la stessa, e trova conferma anche a Parma: trovare approccio, ritmo e motivazioni da partita vera. Con la qualificazione all'Europa League già in tasca e nessun ulteriore obiettivo all'orizzonte, il Napoli è comprensibilmente proiettato alla sfida di Champions League contro il Barcellona. E in campo si percepisce. Al Tardini l'andamento è da amichevole estiva più che da gara di campionato. La velocità del giro palla degli azzurri è compassato, sul versante opposto non c'è particolare voglia di aumentare i giri del motore, complici le assenze pesanti nell'undici titolare. La partita si trascina stancamente fino all'intervallo, quando nel giro di pochi minuti il Parma prima costringe Di Lorenzo al salvataggio sulla linea, poi con Caprari trova il vantaggio su un rigore molto dubbio concesso da Giua per un contatto tra Mario Rui e Grassi.

Lo schiaffo subito prima di rientrare negli spogliatoi dà al Napoli un motivo per vivere più intensamente la partita e gli effetti si notano da subito. Alcuni minuti di costante pressione degli azzurri culminano in un nuovo rigore, stavolta assegnato per fallo di mano, con l'ausilio del VAR: Insigne dal dischetto non sbaglia. Il piglio della squadra di Gattuso resta lo stesso, ma la foga di inizio ripresa perde intensità con il passare dei minuti e non produce grandi opportunità. Il Parma si limita a contenere per poi cercare le ripartenze vincenti. D'Aversa intuisce l'opportunità di poter sfruttare al massimo questo spartito e butta nella mischia anche Kulusevski e Gervinho. Proprio lo svedese è l'artefice della giocata che decide l'incontro: sguscia via a Koulibaly e poi gli si piazza davanti, guadagnando con mestiere un rigore che Giua si sente nuovamente di concedere. Il futuro giocatore della Juve realizza dal dischetto e mette la sua firma su una sconfitta dura da digerire per Gattuso e i suoi.

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