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Ibrahimovic al Milan fino a 40 anni: perché si può fare e conviene a livello economico

Zlatan Ibrahimovic al Milan oltre i 40 anni. I rossoneri potrebbero accelerare le pratiche per lavorare al rinnovo dello svedese. A facilitare l’operazione, per non gravare sul bilancio della società con il contatto di Zlatan, il club potrebbe sfruttare gli sgravi fiscali previsti nel decreto crescita.
A cura di Fabrizio Rinelli
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Zlatan Ibrahimovic pronto a legarsi al Milan oltre i 40 anni. Quella che poteva essere considerata una battuta dopo la sfida contro l'Udinese vinta dai rossoneri con una rovesciata dello svedese, potrebbe invece essere una realtà concreta. "Se non mi rinnovi il contratto per un altro anno, allora io non gioco più…” aveva dichiarato ridendo Ibra riferendosi a Paolo Maldini. I rossoneri starebbero però realmente pensando di poter mettere sotto contratto Ibrahimovic anche per la prossima stagione.

Non è da escludere infatti che il Milan stia ragionando sulla sua permanenza in rossonero, anche in virtù del fatto che potrà sfruttare, visti i due anni in Italia dello svedese, gli sgravi fiscali previsti nel decreto crescita. Un aspetto da non sottovalutare che potrebbe facilitare la permanenza di Ibra al Milan. La qualità tecnica del giocatore non si discute e per questo, anche in vista di una prosecuzione del progetto tecnico rossonero, la situazione contrattuale dell'attaccante svedese, il cui contratto scadrà il prossimo giugno 2021, potrebbe avere una priorità assoluta nei prossimi mesi.

Milan, Ibrahimovic in Champions a 40 anni

L'obiettivo principale del Milan è quello di proseguire il discorso tecnico e di squadra con Ibrahimovic in rosa. I rossoneri, dal lockdown ad oggi, sembrano essere una macchina perfetta guidata dalle sapienti idee di Pioli e dal supporto dello stesso svedese. Difficile immaginare, ad oggi, con i dovuti scongiuri da parte dei tifosi rossoneri, un tracollo netto di questo Milan che punta quantomeno ad arrivare in Champions League. Zlatan a questo punto a 40 anni suonati, giocherebbe quella Champions che da giocatore non è mai riuscito a vincere nella sua carriera e che ha sempre mancato tra Inter e Barcellona e che non gioca ormai dal 2017 quando registrò solo una presenza con il Manchester United in quella stagione.

Il punto a favore del club rossonero, lasciando invariati i termini del suo ingaggio pari a 7 milioni di euro, sarebbero legati al fatto che Ibrahimovic, secondo quanto previsto all'interno dal decreto crescita, da cittadino straniero con residenza fiscale da oltre due anni in Italia, avrebbe diritto ad uno sgravio fiscale non indifferente. I contatti tra le parti potrebbero già essere iniziati, sfruttando magari i dialoghi continui con Raiola, agente di Ibra, ma anche procuratore di Gigio Donnarumma, che dovrà ridefinire i termini del rinnovo eventuale del suo contratto in rossonero.

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