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Messi litiga in diretta TV: “Cosa guardi idiota?”. Un giocatore dell’Olanda lo stava fissando

Messi si è mostrato particolarmente nervoso durante e dopo Olanda-Argentina, combattutissima semifinale dei Mondiali. Durante le interviste litiga con un avversario: “Cosa guardi ‘Bobo’?”.
A cura di Paolo Fiorenza
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Lionel Messi ha vinto decine di trofei, ma raramente lo si era visto così determinato come in questa edizione dei Mondiali, l'obiettivo che si è posto, assieme a tutta l'Argentina, per coronare una carriera fantastica. Vedere Messi in questi giorni è come vedere un uomo in missione, in campo e fuori, con il pallone e senza. E Olanda-Argentina ha rappresentato perfettamente il particolare momento personale vissuto dalla Pulce.

Messi è stato protagonista in campo (assist per il primo gol, rete su rigore per il 2-0 e realizzazione perfetta per il primo tiro dagli 11 metri nella lotteria finale) e fuori. Lo si è visto affrontare più volte a muso duro l'arbitro Lahoz, apertamente criticato nelle interviste flash realizzate al termine della partita; ha sfidato in modo plateale Van Gaal, reo di aver rilasciato delle dichiarazioni su di lui e sull'Argentina con eccessiva leggerezza; è stato in prima linea nell'affrontare gli avversari nella parte finale della partita, quando l'atmosfera si è appesantita e gli scontri si sono fatti più ruvidi.

È sulla scia di un intenso post-partita che in diretta televisiva, in Argentina, hanno visto una versione inedita di Messi. Ai microfoni di TyC Sport in attesa di iniziare l'intervista, il numero 10 dell'Albiceleste ha rivolto parole dure a qualcuno fuori campo, alle spalle della telecamera: "Cosa guardi idiota?". Domanda a cui ha fatto seguito un invito ad allontanarsi, pochi istanti dopo: "Vai, vai".

Il destinatario dello sguardo torvo di Messi – come confermato da tutti gli inviati delle TV presenti – era Wout Weghorst, l'uomo che più di tutti ha messo paura all'Argentina con la doppietta realizzata nel finale di gara. Ma non è per i gol che Messi l'ha caldamente invitato ad allontanarsi, piuttosto per l'atteggiamento che ha tenuto dal momento in cui ha messo piede in campo. "Il numero 19 è entrato e ha cominciato a provocarci, a venirci addosso, a dirci cose", ha spiegato lo stesso Messi poco dopo lo scontro avvenuto davanti alle telecamere.

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Weghorst, presente in zona per le interviste post-gara, ha accolto con fastidio e un pizzico di sorpresa il trattamento ricevuto dalla Pulce, con il quale c'era stato qualche momento di incomprensione già immediatamente dopo l'uscita dal terreno di gioco: "Sono andato da lui a fine partita per una stretta di mano e l'ha rifiutata. Mi ha detto anche qualcosa che non suonava troppo bene, anche se non conosco lo spagnolo. Mi ha deluso molto".

Già nel corso della partita Messi ne aveva approfittato per sistemare un paio di questioni che si era appuntato in agenda. Quella cerchiata in rosso, in particolare, riguardava Louis Van Gaal, colpevole di aver parlato male di lui e dell'Argentina nella conferenza stampa della vigilia. Non a caso, dopo aver segnato il rigore del 2-0, Messi si è diretto verso la panchina olandese e ha festeggiato a pochi metri da Van Gaal, guardandolo negli occhi e portandosi le mani alle orecchie. Esultanza di stampo vendicativo, come raramente successo nella sua carriera. Ma questo in Qatar, l'abbiamo capito, è un altro Messi.

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