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Mertens ala, Ruiz regista, Insigne da ritrovare: come sarà il Napoli di Gattuso

Le prime due partite, contro Parma e Sassuolo, tracciano la strada per gli azzurri. Il tecnico vede Mertens attaccante esterno, a sinistra come Insigne. Il loro abbraccio dopo il 2-1 a Reggio Emilia segna un nuovo inizio. Gattuso referisce Lozano attaccante esterno e potrebbe dare più spazio a Elmas come mezzala.
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La prima vittoria da allenatore del Napoli non ha risolto tutti i problemi per Rino Gattuso. Tanti ancora gli errori difensivi individuali e di reparto della squadra, salvata dalle parate decisive di Meret nel momento più difficile. Ma dalle sue prime partite alla guida del Napoli, tra i dieci club nel mondo del calcio che sono cresciuti di più dal punto di vista del seguito sui social network secondo uno studio IQUII Sport, si può capire che squadra ha in mente.

Il nodo Mertens

Innanzitutto, sembrano finiti i tempi di Mertens come attaccante di movimento o “falso nove”. Il belga, che potrebbe andare via alla scadenza del contratto, è il capocannoniere del Napoli insieme a Milik. Gli mancano tre gol per raggiungere Hamsik, miglior cannoniere nella storia azzurra. Sarri, portandolo più vicino all'area e alla porta, ha trasformato “Ciro” in un bomber spesso decisivo. Adesso l'ex Psv potrebbe tornare a giocarsi il posto con Insigne come attaccante esterno a sinistra come nella gestione di Rafa Benitez. Mentre il polacco, secondo le prime indicazioni, avrebbe Fernando Llorente come principale concorrente per una maglia da titolare.

A Sassuolo, dopo aver espresso il suo dissenso in spogliatoio per il livello di gioco del Napoli nel primo tempo, Gattuso ha concesso a Mertens l'ultimo quarto d'ora. Con il Belga è aumentata la pericolosità della squadra palla a terra, ma sulla prestazione individuale pesano due errori (di testa e con un tiro a giro) che manifestano la sua inquietudine in un periodo di incertezze difficili da cancellare.

I passaggi che Mertens ha effettuato e ricevuto contro il Parma dimostrano come abbia occupato la posizione di ala sinistra. Un ritorno al passato (Fonte: Stats Zone)
I passaggi che Mertens ha effettuato e ricevuto contro il Parma dimostrano come abbia occupato la posizione di ala sinistra. Un ritorno al passato (Fonte: Stats Zone)

Il rilancio di Lozano

Hirving Lozano, l'acquisto più costoso nella storia del Napoli, non ha inciso da seconda punta nel 4-4-2 di Ancelotti. Rilanciare il messicano, in gol nell'esordio contro la Juve, contro il Salisburgo in Champions e a San Siro contro il Milan, rimane uno degli obiettivi di Gattuso.

Finora, al centrocampo del Napoli è mancata la fluidità per verticalizzare velocemente e mettere Lozano nelle condizioni migliori per inserirsi negli spazi alle spalle della difesa. D'altra parte, il messicano non si è adattato a giocare spalle alla porta con il pallone tra i piedi.

Nel suo 4-3-3, Gattuso lo vede più come attaccante esterno. “I gol li ha sempre fatti da lì” ha detto il tecnico, che ha sottolineato come Lozano possa interpretare quel ruolo su entrambe le fasce. Nella sua visione di gioco, il Napoli deve “palleggiare dal basso, creare superiorità numerica e cercare i tre davanti” ha spiegato in conferenza stampa prima della trasferta a Sassuolo. “Dobbiamo soffrire meno, tenere meglio il campo. E non dobbiamo pensare che c’è il compagno a metterci una pezza, bisogna saper scalare, capire come andare a prendere gli avversari”.

La versatilità di Lozano, che ha giocato a destra e sinistra nel Psv, spiega perché Gattuso ne voglia fare un attaccante esterno tecnico e imprevedibile
La versatilità di Lozano, che ha giocato a destra e sinistra nel Psv, spiega perché Gattuso ne voglia fare un attaccante esterno tecnico e imprevedibile

Quale futuro per Callejon

La competizione interna, secondo Gattuso, favorisce l'innalzamento del rendimento individuale. Lozano potrebbe partire prevalentemente come ala destra e di conseguenza rivaleggiare con Callejon, il giocatore più presente dell'ultimo decennio. Il tecnico lo stima da molto. “Quando era in scadenza, nel 2018, Gattuso voleva prenderlo al Milan” ha detto a Radio Kiss Kiss l'ex amministratore delegato rossonero Marco Fassone. Callejon, ha aggiunto, “è un calciatore che gli piace tantissimo, fece di tutto affinché lo portassimo al suo Milan, ma poi rinnovò. È un giocatore duttile che può fare le fortune di Gattuso”.

A Sassuolo, i suoi tre passaggi chiave si pongono come tre indizi di una ripresa più dei suoi 45 tocchi, dei due contrasti vinti su sei e dei quattro dribbling tentati. Certo, ha perso 15 volte il possesso ma con il rimpallo nell'occasione del gol poi annullato dopo il consulto al VAR il Napoli si è sbloccato.

Nelle prime due partite con Gattuso, Callejon ha occupato la posizione di ala destra classica. Ha spinto ancor più nettamente contro il Parma
Nelle prime due partite con Gattuso, Callejon ha occupato la posizione di ala destra classica. Ha spinto ancor più nettamente contro il Parma

Insigne rimane capitano

Lorenzo Insigne, identificato come uno dei “capi” dell'ammutinamento che ha spaccato in due la stagione del Napoli, non ha perso la fascia da capitano. Osservato, analizzato, giudicato con estremismi che flirtano con l'isteria collettiva da una tifoseria che in lui si identifica e si rispecchia, Insigne infuoca e divide. O si ama o si odia.

Le prime partite con il nuovo tecnico non hanno cambiato lo scenario. Insigne ha giocato con eccessivo timore, ha continuato a nascondersi, a vivacchiare senza saltare l'uomo, senza regalare le pennellate d'autore da Lorenzo il Magnifico che ormai al San Paolo aspettano come i personaggi di Beckett aspettavano Godot.

Ma al 95′ la sua corsa verso Gattuso e il suo trascinante abbraccio segnano un nuovo inizio. Nel segno dell'entusiasmo e dello spirito di squadra.

Il profilo dei tiri stagionali di Lorenzo Insigne che tenta quasi due conclusioni in meno, a parità di expected goals, ogni 90 minuti
Il profilo dei tiri stagionali di Lorenzo Insigne che tenta quasi due conclusioni in meno, a parità di expected goals, ogni 90 minuti

Fabian Ruiz regista, più spazio a Elmas

Gattuso sta provando Fabian Ruiz come regista basso. Non ha del tutto le caratteristiche per interpretare quel ruolo, ma le alternative mancano in rosa. “In questo momento dobbiamo essere perfetti noi per far giocare Fabian Ruiz lì, non è un vertice basso e stiamo facendo fatica ad aiutarlo” ha ammesso Gattuso.

Oltre allo spagnolo, che ha giocato praticamente in ogni posizione a centrocampo ma ha finito per perdere la sua specificità, Gattuso pare intenzionato a sfruttare di più un talento poliforme come Eljif Elmas, su cui ci sarebbe già l'interesse dei turchi del Besiktas. In venti minuti a Sassuolo, ha mostrato la determinazione di chi vuole impressionare ma senza strafare e ha prodotto l'autorete di Obiang che ha dato al Napoli la prima vittoria in oltre due mesi. Ha retto l'urto in mezzo, ha aumentato le opzioni in attacco e permesso al Napoli di uscire da uno dei periodi peggiori dal ritorno in Serie A. La sua capacità di interpretare più ruoli può convincere Gattuso a schierarlo di più. E dare così una direzione meno prevedibile al suo 4-3-3. La sua ricetta per una squadra smarrita e in cerca di equilibrio.

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