Maradona, il processo per la morte è sospeso: giudice accusata di aver venduto i diritti per un documentario

Il processo per la morte di Diego Armando Maradona è stato sospeso questo per una settimana, durante la quale saranno analizzate le prove raccolte nell'ambito dell'inchiesta per determinare se vi siano motivi per ricusare uno dei giudici del tribunale, Julieta Makintach, accusata di parzialità e di aver permesso a due documentaristi di entrare in aula senza autorizzazione per la realizzazione di un contenuto audivisivo.
Una situazione che ha spiazzato tutti e che sta facendo molto discutere in Argentina. Il processo, che si tiene presso la Terza Corte Penale (TOC) di San Isidro alla periferia di Buenos Aires, è iniziato l'11 marzo 2025 e ha visto già 19 udienze, in cui hanno deposto più di 40 testimoni, tra cui le tre figlie dell'ex calciatore Dalma, Gianinna e Jana Maradona.

Perché il processo per la morte di Maradona è stato sospeso
Il motivo principale della sospensione sono le accuse mosse contro Julieta Makintach, una giudice del tribunale che ha condotto il dibattito, che è stata accusata dagli avvocati difensori di uno degli imputati, il medico Leopoldo Luque, di parzialità e di aver permesso l'ingresso in aula di due documentaristi senza l'autorizzazione delle parti. La giudice è indagata per aver condotto trattative con una società di produzione audiovisiva interessata a girare un documentario sul caso Maradona.
Le argomentazioni dell'accusa sono legate alla presenza di almeno tre persone, riprese in un video dalla Corte Suprema di Buenos Aires durante la prima udienza del processo. Nelle immagini si vede una delle persone mentre prende una macchina fotografica reflex e inizia a filmare: la situazione è stata segnalata da una poliziotta di guardia alla stanza. La giudice è legata alla casa di produzione Pegsa, di proprietà dell'ex giocatore dei Los Pumas Agustín Pichot e di suo fratello Juan Makintach. C'era già il nome del documentario: “Il Giudice di Dio”.

Gli avvocati Julio Rivas e Mara Digiuni hanno osservato che, durante il dibattito, "sono stati osservati atteggiamenti e domande che suggeriscono parzialità nella valutazione delle prove, compromettendo il diritto a un processo giusto ed equo".
Secondo la loro argomentazione nelle domande poste alla psichiatra Agustina Cosachov, Makintach ha dimostrato "un ruolo attivo nella costruzione di un'ipotesi accusatoria, il che è incompatibile con la necessaria imparzialità del giudice".

I sospetti nei confronti della giudice sono stati espressi per la prima volta giovedì scorso dagli avvocati di Luque, quando hanno presentato una richiesta formale di ricusazione, immediatamente respinta dal tribunale. Rivas e Digiuni, così come l'avvocato di Cosachov, Vadim Mischanchuk, hanno successivamente presentato ricorso ed è arrivata la sospensione.
Parallelamente, gli avvocati Fernando Burlando e Mario Baudry, che rappresentano tre figli dell'ex calciatore, hanno presentato giovedì scorso una denuncia penale per indagare sui fatti menzionati durante l'udienza che potrebbero costituire un reato.
La Procura ha sottolineato la "gravità istituzionale" della situazione e ha chiesto una sospensione di dieci giorni per esaminare le prove raccolte nell'inchiesta avviata dopo la denuncia di Burlando e Baudry. Successivamente il tribunale ha deciso di ridurre tale termine a una settimana.
Maradona, si rischia l'annullamento del processo?
Il consenso sulla gravità dei fatti denunciati è stato dimostrato martedì con il sostegno dei cinque querelanti e di quattro delle sette difese che partecipano a questo processo alla richiesta di sospensione presentata dalla Procura. L'udienza riprenderà martedì 27 maggio e tutte le parti saranno tenute a prendere posizione a favore o contro la ricusazione del giudice, sulla base delle prove raccolte questa settimana durante le indagini.
Quel giorno il tribunale potrebbe decidere se accogliere o meno la richiesta di ricusazione e deferirla alla Prima Camera di appello e di garanzia in materia penale per una decisione: oppure, come ha annunciato la stessa Makintach martedì, potrebbe essere lei a decidere di farsi da parte.

L'avvocato di Nancy Forlini (coordinatrice medica di Swiss Medical), Nicolás D'Albora, ha affermato che "se la dottoressa Makintach dovesse essere rimossa, questo dibattito cadrebbe a pezzi e dovrebbe essere dichiarato nullo", mentre l'avvocato Mischanchuk ha ritenuto che "è possibile un accordo probatorio tra le parti", che considererebbe valide le testimonianze finora fornite alla corte.
"Se uno dei giudici non è più presente, dovremo vedere se è disponibile un nuovo giudice e vedere quale fase procedurale possiamo riprendere", ha affermato Burlando, chiarendo che, sebbene non sarebbe necessario "ripartire da zero", ciò significherebbe riportare il processo alle fasi iniziali.
Giannina Maradona ha chiesto che il caso continuasse il suo corso: “Spero che si possa dimostrare che è tutta una bugia e che il processo vada avanti con la massima trasparenza possibile”.