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Maldini gela Raiola: “No, ci dispiace”. L’ultima richiesta per Donnarumma giudicata indecente

Due settimane fa Mino Raiola si è fatto vivo a sorpresa col Milan, con un’ultima proposta per far firmare il rinnovo del contratto al suo assistito Gigio Donnarumma. La risposta di Paolo Maldini e della dirigenza rossonera è stata ferma: non se ne parla, men che meno alle condizioni messe sul tavolo.
A cura di Paolo Fiorenza
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È finita così tra Gigio Donnarumma ed il Milan, con un ultimo colloquio tra la dirigenza rossonera e il suo agente Mino Raiola andato in scena due settimane fa, prima del match tra gli uomini di Pioli e la Juventus. In uno scenario di rapporti completamente inariditisi da tempo, è stato un po' a sorpresa il procuratore italo-olandese a farsi vivo col Milan per piazzare l'ultima richiesta per far firmare il rinnovo al portiere della Nazionale.

Una richiesta evidentemente ritenuta da lui una mano tesa verso il club rossonero. Raiola – svela ‘Il Giornale' – ha chiesto 10 milioni netti (quindi 20 lordi) per due anni al giocatore, senza commissione per se stesso ma anche senza clausola rescissoria. L'obiettivo sarebbe stato incassarla tra 24 mesi quella commissione di 20 milioni per il proprio operato, quando – con la crisi da Covid alle spalle – avrebbe agevolmente piazzato altrove a costo zero Donnarumma, nel frattempo profumatamente ‘parcheggiato' al Milan.

Una proposta giudicata indecente, la risposta di Paolo Maldini e del front office rossonero è stata ferma: "Ci dispiace, ma non spendiamo 40 milioni per l'affitto di Donnarumma". La mossa a sorpresa di Raiola ha fatto pensare in casa Milan che l'agente non abbia realmente sul tavolo quelle offerte superiori ai 10 milioni di cui si vocifera, in primis dalla Juventus, né trovano conferme – almeno ad ora – le altre piste su Barcellona e PSG, certamente non a quelle cifre.

Insomma c'è il sospetto che Raiola abbia volutamente fatto da sponda a qualche rumour di mercato per cercare di spuntare quanto richiesto al Milan, trovandosi ora col non facile compito di trovare in tempi brevi una squadra che quanto meno si avvicini a quelle cifre richieste. Operazione tutt'altro che scontata in tempi di pandemia, che non ha risparmiato nessuno anche fuori dall'Italia.

"Io faccio quel che mi dice Mino", ha del resto risposto Donnarumma ai tentativi di Maldini di aprire un canale diretto con lui, così come ogni volta che ha invitato il ragazzo in sede per una chiacchierata è stato subito richiamato dallo ‘sceriffo' Raiola: "Di soldi parlo solo io". Come si vede, un muro invalicabile, la cui conclusione più logica è stato quel "no, ci dispiace". Non esattamente la fine sognata da chi giurava di essere tifoso del Milan fin da bambino.

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