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Lukaku ruberebbe il tiro a Cristiano Ronaldo: “Ma lui mi invidia due cose”

La sfida tra Belgio e Portogallo è anche il duello tra i bomber Romelu Lukaku e Cristiano Ronaldo. La sfida si sposta dal campionato italiano agli Europei, il primo ad affondare il colpo è l’attaccante dell’Inter: “È stata una grande stagione ma, in generale, non è stata la presenza di Ronaldo a motivarmi”.
A cura di Maurizio De Santis
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Belgio contro Portogallo. Romelu Lukaku contro Cristiano Ronaldo. Un pezzo di Serie A (Inter-Juventus) che fa capolino nell'Estadio de La Cartuja di Siviglia teatro della sfida tra i bomber e due delle nazionali accreditate per la vittoria finale. Il calendario degli ottavi di finale propone domenica (27 giugno, ore 21) il big match inserito nel lato destro del tabellone degli Europei 2021. Il percorso che sulla carta, a giudicare dalla qualità e dalla forza delle nazionali, si prospetta come il più difficile anche per gli Azzurri.

I ‘diavoli rossi' arrivano alla sfida dopo aver vinto il girone B, trascinati dalle reti che l'attaccante dell'Inter ha realizzato tutte su azione. Tre centri, due in meno rispetto a CR7 (5, ma con 3 rigori) che resta in cima alla classifica marcatori del torneo.  Chi vincerà il duello? La dissolvenza sposta la cornice dal campionato italiano al grande palcoscenico continentale. A ‘Big Rom' lo scudetto, a Ronaldo il titolo di capocannoniere con 29 gol.

Parole e scintille scandiscono il conto alla rovescia, comincia Lukaku che in conferenza stampa gonfia il petto e mostra i muscoli. Non è boria né sicumera, ma consapevolezza di avere buone carte da giocare per reggere il confronto con il campione lusitano (e bianconero). E se qualche giorno fa fece ironia sulla questione della bottiglie di Coca Cola celata dall'avversario, sa che in campo non ci sarà spazio per i convenevoli. Tanto vale attaccare subito.

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È stato straordinario vincere il campionato – ha ammesso Lukaku in conferenza stampa -. È stata una grande stagione a livello di club e personale ma, in generale, non è stata la presenza di Ronaldo a motivarmi.

La prima stoccata – almeno a voce – va a bersaglio. La seconda è quasi una provocazione… quando chiedono a Lukaku cosa ruberebbe a CR7 indica il suo dribbling e il suo tiro. E il portoghese?

Penso che a lui piacerebbe avere la mia potenza e il mio gioco spalle a porta.

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E sono due. La terza riflessione poggia su grande autostima: il riferimento e il confronto con altri grandi attaccanti del panorama continentale come Lewandowski (le su reti non sono bastate a qualificare la Polonia), Benzema (tornato in auge nella Francia dopo anni di ostracismo) e Kane (con le polveri bagnate nei 3 match del girone).

Quando si parla di loro vengono definiti sempre calciatori classe mondiale. Di me invece dicevano solo che ero in ‘buona forma'. Ecco perché ho lavorato duramente per migliorare e adesso penso di appartenere a quella lista di giocatori di livello mondiale.

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