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Lukaku ha gestito direttamente la trattativa con l’Inter: “Ha partecipato a tutti gli incontri”

A rivelarlo il suo mentore e legale Sebastien Ledure: “Ha parlato molto con Inzaghi, sapeva sempre tutto, ha accettato le richieste economiche ma sarà sempre il più pagato della Serie A”
A cura di Alessio Pediglieri
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Indosserà la numero 90, ha firmato per un anno e tornerà al centro dell'attacco nerazzurro: per Romelu Lukaku l'avventura bis all'Inter è già iniziata, dopo una trattativa di calciomercato condotta in maniera esemplare dalla dirigenza interista, capace di far convergere tutti gli elementi in direzione di Milano. Un ‘capolavoro' sottolineato da più parti, a firma di Beppe Marotta che 10 mesi fa lasciò partire il belga per 115 milioni e oggi lo ha ripreso a poco più di 8.

Tutti sanno che lo stesso attaccante aveva fortemente voluto ritornare a Milano, vedendo la sua avventura al Chelsea compromessa dai difficilissimi rapporti con Tuchel e un ambientamento che non è mai riuscito pienamente. Ma non tutti conoscono i vari retroscena che si celano dietro ad uno dei trasferimenti più importanti di questa sessione estiva di mercato. Sono tanti e sono stati rivelati a giochi fatti dall'uomo che più di tutti ha seguito passo dopo passo la vicenda, diventando il punto di riferimento di Lukaku e l'unico di cui potersi realmente fidare per concludere l'affare: l'avvocato Sebastien Ledure.

Ledure in una lunga intervista concessa al quotidiano belga "La Libre" ha rivelato diversi aneddoti che erano apparsi qua e là durante i mesi di trattativa ma che non sono mai realmente emersi, a rivelazione di cosa ci fosse dietro alla apparente decisione di Lukaku di fare retromarcia e ritornare all'Inter: "Abbiamo lavorato a fari spenti, nessuno all'inizio pensava che sarebbe realmente successo. Si doveva rispettare gli accordi e la sensibilità di tutti, agendo sotto traccia ma in modo onesto. Abbiamo dovuto fare i conti anche con i rapporti tesi tra Chelsea e Inter, ma una mano è arrivata dal cambiamento di proprietà a Londra. Con Abramovich nulla sarebbe accaduto. Con i nuovi proprietari c'è stato un approccio più americano alla questione e tutto si è risolto".

Ed è questo il primo tassello che ha permesso a Lukaku di portare avanti la trattativa, più delle frizioni con Tuchel, ancor più dello scontento esercitato sulla tifoseria dei Blues con la famosa intervista nei giorni di Natale in cui dichiarò il suo desiderio di tornare in nerazzurro: "Potesse tornare indietro, credo non la rifarebbe ma non ci fu nulla di concordato. Era una intervista che era nata dal cuore, forse imbarazzante ma una scelta fatta da solo. A me confidò di non poter perdere ulteriori anni, ne ha 29. Ma la trattativa con l'Inter non c'era, iniziò più avanti, a fine stagione". 

Una trattativa che è poi esplosa negli ultimi giorni di giugno, quando tutto è precipitato per l'immediato ritorno, con l'accordo economico tra i club e quello dell'attaccante con l'Inter, ultimo tassello di un'intesa che oramai si stava sempre più consolidando: "Gi ho sempre detto tutto, si è interessato a tutto in prima persona. Ha parlato più volte con Inzaghi per assicurarsi di essere sulla stessa linea, poi ha partecipato a tutte le riunioni più importanti. Infine ha scelto di venire incontro sullo stipendio: non si è decurtato però l'ingaggio del 50%, resterà il giocatore più pagato della Serie A. E sta pagandoci lui direttamente per l'intermediazione, non i club".

Infine, l'aspetto più intrigante: Lukaku all'Inter oggi è realtà, ma è solamente in prestito secco, a fronte di una decina di milioni. Nessun diritto né obbligo di riscatto il prossimo giugno. Sarà una semplice comparsa? "Lui ha ancora molti anni di accordo con il Chelsea" ha ammesso Ledure "sono tre stagioni ma nessuno può dire cosa accadrà. Romelu dev'essere in grado di esercitare la sua passione per essere felice".

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