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Lukaku commenta così “Black Friday”: “Il titolo più stupido che io abbia mai visto”

Pochi minuti dopo Smalling anche il centravanti belga dell’Inter ha commentato la prima pagina del Corriere dello Sport: “Titolo più stupido che abbia mai visto. La chiave è l’educazione”. Parole pesanti quelle di Romelu Lukaku, che all’inizio della stagione si era ritrovato protagonista, suo malgrado, degli episodi di razzismo di Cagliari.
A cura di Vito Lamorte
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Invece di concentrarsi su una partita tra due squadre, il Corriere dello Sport esce con il titolo più stupido che io abbia mai visto nella mia carriera. Voi continuate ad alimentare la negatività e il problema sul razzismo, invece di parlare di una partita bellissima che verrà giocata a San Siro da due grandi club. L’educazione è la chiave. Voi del Corriere dello Sport dovreste fare un lavoro migliore riguardo a ciò. Grazie a tutti i tifosi e ai giornalisti per il supporto e concentriamoci sul match di domani.

Pochi minuti dopo Chris Smalling anche Romelu Lukaku, attraverso il suo profilo Twitter, ha commentato così il titolo della prima pagina odierna del Corriere dello Sport. Il centravanti belga dell'Inter ci è andato giù pesante e ha calcato la mano sul ruolo della stampa ringraziando quanti lo hanno preso posizione contro quel titolo in queste ore. L'ex attaccante del Manchester United si è così ritrovato, suo malgrado, insieme a al difensore inglese della Roma protagonista di questa spiacevole vicenda che ha fatto il giro del mondo in poche ore e ha riportato nuovamente in auge le discussioni sulle discriminazioni in Italia e nello sport.

Lukaku e i cori razzisti di Cagliari

Lukaku era stato colpito da esternazioni razziste nella seconda giornata a Cagliari, quando da un settore della Sardegna Arena erano partiti "ululati" e "buu" rivolte verso al numero 9 nerazzurro. Anche in quel caso l'attaccante aveva esternato la sua delusione circa gli episodi di razzismo: "Molti giocatori nell'ultimo mese sono stati vittime di abusi razziali. Ed è accaduto ieri anche a me. Il calcio è un gioco per il quale si dovrebbero divertire tutti e non dovremmo accettare alcuna forma di discriminazione. Spero che le federazioni calcistiche di tutto il mondo reagiscano con forza a tutti i casi di discriminazione. […]". 

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