51 CONDIVISIONI
video suggerito
video suggerito

Liti in campo e critiche a Inzaghi, l’Inter sceglie la linea dura: confronto con giocatori e tecnico

Contro la Sampdoria la squadra ha mostrato chiari segni di nervosismo, alimentando le polemiche, mentre i tifosi puntano il dito verso Inzaghi. La dirigenza ha deciso per l’immediato faccia a faccia prima che tutto si trasformi in una pericolosa polveriera.
A cura di Alessio Pediglieri
51 CONDIVISIONI
Immagine

Tutti a confronto, nessuno escluso perché quanto accaduto a Genova contro la Sampdoria non sia l'inizio della fine proprio in uno dei momenti più delicati della stagione, con la Champions League che è alle porte, un secondo posto in classifica da tutelare e una Coppa Italia da difendere. Il clima resta sereno ma sotto la cenere covano attriti che potrebbero trasformare l'ambiente in una polveriera pronta a innescarsi da un momento all'altro. Così la dirigenza ha deciso di intervenire direttamente.

L'ultima scossa è stata data dal comunicato della Curva Nord che non ha digerito la partita di lunedì sera. Al di là dello 0-0 contro la penultima in classifica, non è piaciuto l'atteggiamento complessivo della squadra e il dito indice è finito su Simone Inzaghi, il tecnico che sta faticando più con le piccole che con le dirette avversarie. Lo dicono i numeri, lo dice la classifica in cui l'Inter, unica squadra ad aver battuto il Napoli, accusa un divario troppo enorme perché possa soddisfare: oltre al pareggio con la Samp, pesano la sconfitta casalinga con l'Empoli, il pareggio di Monza, la sconfitta di Udine. Tutti punti persi, troppi.

E poi, le tensioni in campo che si sono viste tra Lukaku e Barella e che hanno caratterizzato il momento psicologico di un gruppo che non riesce a produrre quanto dovrebbe e che hanno subito alimentato il vento di polemiche che potrebbero diventare destabilizzanti. Mentre il tifo più caldo ha già individuato il responsabile preciso, Simone Inzaghi: "Atteggiamento da squadra provinciale quello mostrato nel secondo tempo, quando al posto che rischiare le tre punte, resta aggrappato al suo modulo". Questa l'analisi spietata della Curva nerazzurra che lancia un segnale forte che il tempo è scaduto: "Siamo l'Inter, ma sembriamo una squadra di media classifica a cui un pari fuori casa può andar bene".

Immagine

Parole che non sono cadute nel vuoto perché la pazienza è conclusa da parte di una tifoseria che ha sorvolato su tutte le situazioni extra campo (Skriniar in particolare) evitando di gettare ulteriore legna per chi vorrebbe facili polemiche. La dirigenza lo sa e sa anche che il supporto dei propri tifosi è essenziale per evitare guai peggiori. Ha recepito il messaggio forte e chiaro e ha deciso di passare ai fatti: in settimana si provvederà a una serie di confronti diretti, con giocatori e allenatore. Nel primo caso, l'Inter ha già chiamato all'appello Nicolò Barella che probabilmente verrà multato insieme a Romelu Lukaku il cui labiale non ha lasciato alcun dubbio sulle frasi dette in campo. Nel secondo, rinnoverà fiducia e appoggio a Inzaghi, non senza pretendere in cambio, risultati migliori.

La reazione di Lukaku davanti all'atteggiamento di Barella che ha evidenziato il nervosismo nerazzurro
La reazione di Lukaku davanti all'atteggiamento di Barella che ha evidenziato il nervosismo nerazzurro

"Non voglio più vedere certe scene" aveva sottolineato nel post gara Simone Inzaghi, cercando di minimizzare quanto accaduto ma anche il tecnico è  chiamato a rapporto: la società vuole vederci chiaro sull'attuale gestione del gruppo che ha manifestato nervosismo oltre misura a rischio di aprire polemiche in questo momento assolutamente inopportune. La stagione nerazzurra ha già messo in bacheca un trofeo, con la Supercoppa Italiana, ma non può assolutamente bastare: c'è da onorare la Champions League,  il campionato e la Coppa Italia. Oltre all'Inter, che non può giocare "da provinciale di metà classifica".

51 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views