L’infortunio di Anguissa è grave, Napoli in emergenza totale: i tempi di recupero per il rientro

L'infortunio di André–Frank Zambo Anguissa è grave: lesione di alto grado del bicipite femorale della coscia sinistra, è questo l'esito degli esami diagnostici. Tempi di recupero previsti? Due o anche tre mesi, nella peggiore delle ipotesi. In sintesi: il 2025 per lui è già finito, Conte non potrà averlo a disposizione prima della fine di febbraio 2026 e la stessa partecipazione alla Coppa d'Africa è da escludere allo stato dei fatti. L'ex Fulham salterà una quindicina di match in Serie A e la parte restante della fase a gironi di Champions League. Al massimo tornerà a sentire il jingle delle notti europee nei playoff, sempre che la squadra ci arrivi.
Frank Zambo Anguissa, infortunatosi in Nazionale, si è sottoposto oggi a esami strumentali presso il Pineta Grande Hospital – si legge nella nota ufficiale del club partenopeo – che hanno evidenziato una lesione di alto grado del bicipite femorale della coscia sinistra.
Per il Napoli è l'ennesimo brutto colpo dopo quello di Kevin De Bruyne, perché il problema muscolare riscontrato in nazionale e il periodo necessario per guarigione e ritorno in squadra sono lunghi. È una mazzata per gli azzurri sia per il momento delicato che stanno attraversando per la crisi scoppiata dopo Bologna e lo sfogo di Conte; sia considerati il "peso", la centralità e l'importanza tattica del calciatore che nella rosa non ha eguali. Non c'è un sostituto in grado di ereditarne il ruolo almeno fino a quando non sarà del tutto ristabilito, fattore che rende inevitabile il ricorso alla sessione invernale di mercato per colmare la lacuna in rosa. Lo stop di Anguissa va ad allungare la lista dei giocatori partenopei che, eccezion fatta per Meret (frattura del metatarso) sono stati costretti a fermarsi per acciacchi di tipo muscolare e per periodi più o meno lunghi.
Quali e quante partite salta Anguissa: torna solo nel 2026
Calendari alla mano Anguissa mancherà per un bel po' di tempo. In Serie A la sua assenza si farà sentire per 15 match, a cominciare dalle partite clou che il Napoli affronterà dopo la sosta: Atalanta (22/11), Roma (30/11) e Juventus (7/12) che sono le prime tre dopo la pausa. Ma nel lasso di tempo compreso tra sabato prossimo e il 22 febbraio (quando è stimato per eccesso il suo rientro) ci sono anche: Udinese, Parma e Cremonese (entro la fine dell'anno); Lazio, Verona, Inter, Sassuolo e di nuovo Juventus a gennaio; Fiorentina, Genoa, ancora Roma e Atalanta a febbraio.
Quanto alla Champions League, per adesso sono 4 quelli sulla carta: Qarabag (25/11), Benfica (10/12), Copenaghen (20/1) e Chelsea (28/1) sono le sfide che completeranno la fase campionato.
In mezzo ci sono anche gli ottavi di Coppa Italia con il Cagliari (3/12) e la semifinale di Supercoppa italiana col Milan (18/12).
Chi può prendere il suo posto a centrocampo in attesa del mercato di gennaio
Quali soluzioni potrà adottare Conte per rimediare all'infortunio di Anguissa? Elmas, che è una sorta di jolly, è quella immediata. Poi c'è Gilmour (sempre che sia fisicamente a posto, visto che anche lui è alle prese con problemi muscolari): nella scorsa stagione si piazzò nella sua casella di campo e si disimpegnò bene tanto nel ruolo di play aggiunto a Lobotka quanto in quello di interno. Infine, c'è l'ipotesi Vergara, il ragazzo della Primavera che il tecnico ha aggregato alla rosa.
Cosa può accadere a gennaio? Le voci di questi giorni dicono che il Napoli sta seguendo diversi calciatori: Mainoo dello United, Pellegrini della Roma e Atta dell'Udinese.