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Li Yonghong condannato per bancarotta fraudolenta: fatale l’acquisto del Milan da Berlusconi nel 2017

Il nome di  Li Yonghong e del Milan tornano ad unirsi a 7 anni dal trasferimento del club da Silvio Berlusconi all’imprenditore cinese e, poi, finito in mano al Gruppo Elliott. Ora il Tribunale di Honh Kong ha condannato l’imprenditore cinese alla bancarotta e ha messo il liquidazione la holding offshore con cui controllava il Milan.
A cura di Alessio Pediglieri
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Il nome di  Li Yonghong non è certamente tra quelli maggiormente amati dai tifosi del Milan, visto che l'ex proprietario rossonero a cavallo del 2017-2018 fu considerato il padre di tutti i mali societari rossoneri, ereditando da Silvio Berlusconi il controllo della società anche grazie ad un bond da circa 180 milioni di euro che non riuscì mai a ripagare, facendo passare il club nelle mani del Gruppo Elliott. Oggi, a distanza di 7 anni, Li  – che già in passato non aveva saldato alcun debito – è stato dichiarato fallito e in bancarotta dl tribunale di Hong Kong per un debito complessivo di 250 milioni di cui quei 180 sottoscritti a garanzia personale proprio per l'acquisto del Milan.

La sentenza del tribunale di Hong Kong: Li fallito, la holding che controllava il Milan in liquidazione

Secondo  il Tribunale di Hong Kong presieduto dalla giudice Linda Chan non ci sono dubbi sull'insolvenza di Li Yonghong respingendo tutte le contestazioni presentate dall’ex patron rossonero che ha cercato di opporsi all’ordine di fallimento denunciando un errore tecnico nelle comunicazioni per una mancata notifica e per il calcolo errato dell'importo contestato. Purtroppo per lui, tutta la linea è stata confutata ed è stato giudicato colpevole con conseguente richiesta di liquidazione per la Rossoneri Advance Co. Limited, una delle holding con sede nelle Isole Vergini Britanniche attraverso cui Li controllava il Milan.

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Al centro della contorta vicenda finanziaria attuale c'è il debito di circa 250 milioni di euro che Lì aveva contratto come garanzia personale nel 2017 proprio per ottenere i fondi necessari per il bond da 180 milioni di euro (con obbligo di rimborsarlo a Elliot) con cui finanziò l’acquisto del Milan da Silvio Berlusconi che prelevò per una cifra complessiva di circa 780 milioni di euro.

Cosa c'entra l'acquisto del Milan da Berlusconi nel 2017 con il fallimento di oggi di Lì

La società che emise quei bond era la Rossoneri Advance Co. Limited, una offshore per controllare il club, con sede alle Isole Cayman. Questo bond, portò l'esposizione totale di Elliott verso il "sistema Milan" a circa 300 milioni di euro, inclusi i 180 milioni del finanziamento ponte iniziale da a Lì e contribuirono all'indebitamento che portò al default dell'imprenditore cinese nel 2018, incapace di saldare il proprio debito. Con Elliott che rilevò il club.

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