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Le passioni di Ibrahimovic, taekwondo e caccia: “Impenetrabile alla paura”

Zlatan Ibrahimovic ha diverse passioni che lo hanno aiutato e non poco nella sua esperienza professionale da calciatore. Oltre ad essere cintura nera di taekwondo, l’attaccante del Milan adora immergersi nella natura e darsi alla caccia. Un’attività che gli ha causato anche le critiche degli animalisti.
A cura di Marco Beltrami
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Zlatan Ibrahimovic è nato per competere. Lo svedese ha fatto dell'agonismo uno dei fondamenti della sua vita, e lo confermano anche le passioni coltivate extra-calcio che gli sono tornate utili per migliorare la sua abilità e "cattiveria" anche a livello professionale, sul rettangolo di gioco. Da quella per le arti marziali, e in particolare per il taekwondo di cui è cintura nera, a quella per la caccia e per l'immersione totale nella natura: attività a cui Ibrahimovic si è dedicato lungo tutto il corso della sua vita.

Ibrahimovic le arti marziali e la cintura di nera di taekwondo

Una delle principali passioni di Zlatan Ibrahimovic sono le arti marziali, e in primis il taekwondo, sport da combattimento a contatto pieno basato principalmente sull'uso di tecniche di calcio. Lo svedese ha iniziato ad allenarsi già in giovanissima età nella sua Malmoe ottenendo così a 17 anni una prima cintura nera. La seconda gli è stata concessa ad honorem durante la sua prima esperienza al Milan da una delegazione della Nazionale azzurra, a conferma della sua "impenetrabilità alla paura, alle tentazioni e al male". Il taekwondo oltre a permettergli di crescere a livello "caratteriale", ha contribuito al miglioramento dell'elasticità e della coordinazione di Ibrahimovic.

I colpi da taekwondo in campo di Ibrahimovic, dai gol, agli scherzi ai contrasti

Le conferme sono arrivate spesso e volentieri sul terreno di gioco, con le prodezze segnate, con evoluzioni da "tatami". Basti pensare al celebre gol segnato con la nazionale svedese contro l'Inghilterra con un'eccezionale "bicicletta" nel 2012, oppure quello al Monaco nel 2014, senza dimenticare anche le vere e proprie mosse da taekwondo che gli hanno permesso di sorprendere le difese avversarie. Con un "mom dollyo chagi", ovvero un calcio circolare segnò all'Italia agli Europeo, e con un "Dollyo Chagi" e "tuit chagui", ovvero un calcio girato alto e un tacco in torsione trafisse rispettivamente Torino e Bologna.

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Oltre ai portieri, spesso e volentieri a fare le doti dei colpi da "taekwondo" di Ibra sono stati anche compagni e avversari. Basti pensare ai calci alti rifilati "scherzosamente" a Strasser, a Cassano, al compagno di nazionale Christian Wilhelmsson o al particolare riscaldamento a suon di colpi di taekwondo sfoderato recentemente al Milan. Celebre anche lo scontro in campo con Marco Materazzi in un derby, in cui il difensore avversario pagò le conseguenze di un colpo durissimo. Ai tempi dello United, Tony Strudwick, Head of Performance dei Red Devils dichiarò: "Zlatan è molto forte nelle arti marziali miste, di certo non vorresti affrontarlo".

La passione per la natura, la caccia e la pesca

Non solo Taekwondo, ma anche l'immersione totale nella natura, per rigenerarsi. Così Ibrahimovic si rilassa e ritrova il suo equilibrio interiore lontano da tutto e tutti. Grande appassionato di cavalli, è comproprietario di un esemplare che ha vinto numerosi Grand Prix Internazionali. Una splendida cavalla a cui spesso e volentieri Ibra fa visita nei pressi di Milanello. Anche qui esce fuori la sua competitività certificata, da alcuni addetti ai lavori, che hanno spiegato come il calciatore voglia vincere sempre anche con i cavalli.

Quando Ibrahimovic ha acquistato il bosco in Svezia

E poi c'è la passione per la caccia e la pesca. Due attività per migliorare la sua concentrazione sugli obiettivi e pazienza, a cui l'attaccante del Milan si dedica costantemente. Recentemente infatti, Ibrahimovic ha investito 3 milioni di euro per comprare un bosco ad Are in Svezia. Mille ettari di terreno per una tenuta privata in cui può dedicarsi in totale libertà a caccia, pesca e relax nella natura. Una proprietà che fa il paio con altre, già in possesso del giocatore, che appena può mette da parte gli scarpini per volare in patria.

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Non solo rose e fiori però per Ibrahimovic, che per coltivare la sua "passione" ha dovuto però fare i conti anche con gli animalisti. Questi ultimi, come riportato dai tabloid svedesi, hanno dichiarato guerra all'attaccante che in una delle sue riserve, ai tempi dell'esperienza al Psg ha ucciso un alce da 500 chili centrandolo al cuore con un colpo di fucile, e diventando anche il protagonista di uno spot controverso, mentre si mostra alle prese con una battuta di caccia. In quest'occasione, gli sono piovute addosso non poche critiche, con Camilla Bjorkbom dell'Unione per i diritti degli animali che ha dichiarato: "È sempre problematico quando personaggi famosi fanno cose del genere, perché poi sembra che sostengano questo tipo di attività".

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