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La risata irriverente del telecronista: “Messi vince, Ronaldo va in Conference League”

Tracima di tutto dalle parole del cronista, compreso quell’intercalare che appare sprezzante e ingeneroso nei confronti del campione portoghese, messo in controluce rispetto all’eterno rivale, l’ex Barça. In diretta Tv si è sentito tutto.
A cura di Maurizio De Santis
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La risata del telecronista va in onda in diretta TV, mentre commenta la conquista del titolo da parte del Psg e il bel gol di Messi.
La risata del telecronista va in onda in diretta TV, mentre commenta la conquista del titolo da parte del Psg e il bel gol di Messi.

Una risata irriverente, poco professionale per il compiacimento che lascia trapelare. Va in onda in diretta TV, il telecronista proprio non ce la fa a trattenersi. Il tono di voce scandisce la conquista del titolo in Ligue 1 del Paris Saint-Germain, ai francesi è bastato il pareggio con il Lens (1-1) per chiudere il campionato con quattro giornate d'anticipo. Ci ha pensato Messi, con un gol da manuale del calcio, a realizzare la rete che ha spianato a strada al trionfo. Un titolo festeggiato in tono minore e col sottofondo sgradevole dei mugugni e dei fischi dei tifosi per una stagione deludente rispetto agli investimenti, alle attese e alle ambizioni (l'eliminazione dalla Champions è ferita fresca).

Tra il brusio emerge in maniera distinta anche l'espressione beffarda, sarcastica del giornalista che commenta le jour de gloire dei transalpini. L'eccesso di euforia fa sì che dal solco dei commenti fuoriescano anche un atteggiamento e alcune riflessioni poco opinabili. Tracima di tutto dalle parole, compreso quell'intercalare che appare sprezzante e ingeneroso nei confronti di Cristiano Ronaldo, messo in controluce rispetto all'eterno rivale, Lionel Messi.

L'uno, nonostante il 100° gol in Premier contro l'Arsenal, non è riuscito a evitare una sconfitta che allontana il Manchester United dalla Champions, lasciandolo in bilico tra la zona Europa League e la Conference League. L'altro pure è reduce da una stagione caratterizzata da alti (pochi) e bassi (molti) ma, almeno, avrà l'opportunità di tentare ancora l'assalto alla "Coppa dalle grandi orecchie" e la sua rete è servita a consegnare il titolo alla sua squadra. L'uno resta a bocca asciutta, l'altro vince almeno un trofeo…

Le frasi e gli accenti del cronista sottolineano questa situazione: "Ronaldo e il Manchester United sono squadra da Conference League (concetto sottolineato da una risata, ndr), da sesto o settimo posto. Il GOAT Messi invece segna il gol che è servito a consegnare il titolo al Psg". Una sbavatura, un tono fuori luogo anche per un'altra ragione: il momento emotivamente difficile che sta attraversando CR7 per la perdita del figlio (uno dei due gemelli, il neonato morto dopo il parto) al quale ha dedicato la rete contro i Gunners.

La delusione di Cristiano Ronaldo, esce dal campo a testa bassa dopo la sconfitta dello United.
La delusione di Cristiano Ronaldo, esce dal campo a testa bassa dopo la sconfitta dello United.

I numeri non dicono tutto ma servono a tracciare un quadro della realtà. Il rendimento del campione portoghese, a giudicare dai dati, è stato sicuramente più proficuo rispetto alla stagione difficile attraversata dalla squadra. CR7 ha realizzato 22 gol in 35 partite giocate mentre l'argentino s'è fermato appena a 9 in 30 presenze. Ronaldo è stato spesso applaudito dai suoi tifosi, a Parigi invece l'aura dei sei Palloni d'Oro non è bastata per evitare alla Pulce fischi e contestazione, in particolare per non aver inciso affatto nella partite che contavano davvero. Quelle della Champions, in particolare nel doppio (e doloroso) confronto con il Real Madrid.

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