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La regola del fuorigioco cambia ancora per la stagione 2022-2023: adesso è più chiara

La regola del fuorigioco cambia ancora in vista della stagione 2022/2023. Novità su una particolare casistica che aveva fatto molto discutere.
A cura di Marco Beltrami
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Il fuorigioco cambia ancora. L'IFAB, ovvero l'International Football Association Board che stabilisce modifiche e innovazioni nelle regole del gioco del calcio, ha aggiornato le linee guida per l'offside. Aumentare lo spettacolo e soprattutto ridurre al massimo le situazioni controverse in campo: questo il duplice obiettivo delle ultime innovazioni apportate al regolamento, in vista dell'inizio della nuova stagione del calcio internazionale e dunque anche della Serie A. La novità riguarda soprattutto una particolare casistica che nella scorsa annata ha fatto discutere e non poco.

Innanzitutto dunque bisogna partire dal presupposto che un calciatore si trova in posizione di fuorigioco quando qualsiasi parte della testa, del corpo o dei piedi è nella metà campo avversaria (esclusa la linea di metà campo) e quando qualsiasi parte della testa, del corpo o dei piedi è più vicina alla linea di porta avversaria rispetto sia alla palla che al penultimo avversario. La posizione di fuorigioco di un calciatore diventa attiva e dunque sanzionabile da parte dell'arbitro quando il diretto interessato interferisce con il gioco giocando o toccando una palla passata da un compagno di squadra (a meno che non arrivi da un calcio di rinvio, una rimessa, un calcio d'angolo) o quando interferisce con un avversario, entrando di fatto in gioco nell'azione anche ostruendo la sua visuale.

Fin qui niente di nuovo rispetto al passato, con gli aggiornamenti e le novità che sono state introdotti su una particolare casistica che ha sollevato non poche polemiche nella scorsa annata. L'episodio più eclatante in tal senso, è stato quello relativo al gol vittoria di Kylian Mbappé nella finale della Nations League tra Francia e Spagna. In quell'occasione la stella del PSG era chiaramente in posizione di fuorigioco sul passaggio filtrante di Theo Hernandez. La palla però gli è arrivata dopo un tocco di Eric Garcia, che nel tentativo di intercettare il passaggio in spaccata ha in realtà favorito l'avversario.

Il gol è stato concesso dall'arbitro e confermato dal Var, perché quello di Garcia è stato considerato come un tentativo "deliberato" di giocare la palla. Dunque nessun dietrofront in termini di regolamento anche se Mbappé era inizialmente in posizione di offside. Un "paradosso" che l'IFAB ha deciso di rivedere, con una modifica della regola: non è nello spirito del gioco permettere comunque ad un giocatore di trarre comunque vantaggio dal trovarsi in posizione di fuorigioco.

Ecco allora un nuovo elenco di linee guida per definire meglio cosa s'intenda il "gioco deliberato" della palla. In sintesi solo un gioco controllato della palla, come può essere un passaggio sbagliato, cancellerà l'eventuale posizione di fuorigioco per l'avversario. Ecco i parametri per riconoscere il "gioco deliberato":

  • Il pallone non era a distanza ravvicinata e il giocatore ha una chiara visione di esso
  • Il pallone non si muove troppo rapidamente
  • La direzione del pallone non era inaspettata
  • Il giocatore ha avuto il tempo di coordinare il movimento del proprio corpo, cioè non si trattava di una scivolata o di un salto istintivo, o di un movimento per un contatto/controllo limitato
  • Il pallone che rotola sul terreno di gioco è sempre più facile da giocare rispetto a quello in aria

Alla luce di tutte queste indicazioni, se questi aggiornamenti fossero stati inseriti già nella scorsa annata il gol di Mbappé sarebbe stato annullato per fuorigioco. Il tentativo di Eric Garcia di intercettare il passaggio di Hernandez infatti sarebbe stato valutato con un allungamento istintivo.

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