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La prima surreale intervista di Simone Inzaghi all’Al Hilal: “Vengo in Sud Arabia per la storia”

Simone Inzaghi a poche ore dalla sua nomina di neo allenatore dell’Al Hilal ha rilasciato la consueta prima intervista ai canali ufficiali del club dove però diverse sue dichiarazioni sono risuonate quasi artefatte sulla passione espressa per il calcio arabo. Non senza incappare in una gaffe, ripetuta più volte.
A cura di Alessio Pediglieri
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Simone Inzaghi ha concluso la sua avventura in nerazzurro con l'Inter per aprire un nuovo orizzonte inesplorato, quello del calcio arabo accettando l'offerta dell'Al Hilal. Una scelta arrivata immediatamente dopo il crollo in finale di Champions League e maturata anche a fronte del summit avvenuto con la dirigenza, con cui si è compreso che non vi erano più elementi validi per proseguire insieme. Così, le voci dell'accordo si sono trasformate in un lampo in certezza, con l'annuncio ufficiale da parte del club arabo, con tanto di tradizionale intervista di rito ai canali ufficiali. Che ha destato più di un semplice sorriso a denti stretti dove le dichiarazioni di Inzaghi sono apparse al limite del surreale e intrise di luoghi comuni e frasi fatte. Finendo anche in una gaffe imbarazzante ripetuta più volte.

La prima intervista di Simone Inzaghi da tecnico dell'Al Hilal

Simone Inzaghi è stato presentato ufficialmente dalla sua nuova società, non senza qualche scivolone, l'Al Hilal che lo ha prelevato dall'Inter ricoprendolo d'oro e offrendogli un mandato con carta bianca, sul quale potrà costruire a propria immagine e somiglianza la sua nuova realtà sportiva. Che inizia anche dalle prime dichiarazioni che, rilasciate alla TV del club, sono risuonate alle orecchie dei tifosi europei, al limite del costruito a tavolino. Nulla di nuovo quando si parla ai propri nuovi tifosi sui canali ufficiali, ma alcuni passaggi sono apparsi eccessivamente leziosi, come nel caso dell'amore spassionato per il calcio arabo: "L'Al Hilal è un club che conosco perché seguo il calcio arabo. E' un campionato che seguo, come ho seguito la storia del club". Fino ad arrivare alla gaffe più volte ripetuta, confondendo l'Arabia Saudita con un inesistente "Sud Arabia" in cui considera "un privilegio" esserci.

Inzaghi e la passione per il calcio arabo: "Lo conosco bene perché è un campionato che seguo"

"Sono molto contento di intraprendere questa nuova esperienza. Il mio desiderio era sempre stato quello di poter andare ad allenare all'estero oltre che in Italia e questa per me con l'Al Hilal è una grandissima occasione per la mia carriera". Inizia così la lunga prima intervista di Simone Inzaghi come allenatore ufficiale del club saudita. Parole di rito, quasi scontate. Che subito dopo diventano quasi artefatte. "Io l'Al Hilal è un club che conosco bene perché seguo il calcio arabo. Siamo stati tante volte a giocare qui in Arabia sia con la Lazio che con l'Inter, quindi è un campionato che seguo. Poi la Lazio l'ho sempre seguita con massima simpatia perché avevo Sergej Milenković che è un giocatore che ho allenato anche là e sono contento di averlo trovato qui nel club"

La gaffe ripetuta più volte da Inzaghi: "Orgoglio essere qui in Sud Arabia"

Le parole e i pensieri di Inzaghi risuonano al limite del surreale, descrivendo la propria realtà calcistica come la migliore alternativa possibile: "Chiaramente ho seguito tanto la storia del club, poi io avevo questa esigenza di voler fare un'esperienza fuori dall'Italia, perché dopo aver allenato la Lazio e l'Inter ero molto curioso di conoscere nuove culture". Fino alla gaffe in cui confonde il paese d'appartenenza del suo nuovo club, l'Arabia Saudita con un imaginifico Sud Arabia: "Per me essere qui in Sud Arabia è un grandissimo privilegio". Non un semplice lapsus o errore, perché Inzaghi insiste poco dopo: "Il calcio in Sud Arabia si sta evolvendo sempre di più, è in evoluzione, migliora sempre. Poi chiaramente i giocatori, gli allenatori stranieri hanno apportato le proprie qualità nei club e in più i giocatori arabi stanno crescendo sempre di più"

Inzaghi e il progetto sportivo: "Spero di portare i miei principi di gioco"

Alla fine nell'intervista ci sarà spazio anche per i progetti sportivi e gli obiettivi da raggiungere, sui quali Inzaghi appare meno costretto e più a proprio agio: "I miei obiettivi sono quelli di cercare di vincere più possibile, di vincere trofei perché è una cosa importantissima e poi spero di portare i miei principi di gioco e far giocare molto bene a calcio la squadra. Sicuramente saremo una squadra con tanti ingredienti che servono come corsa, aggressività, determinazione. I miei pensieri, chiaramente, per il Mondiale per Club: è una competizione molto prestigiosa, c'è grande emozione in tutti quanti per andare a fare una competizione così importante"

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