video suggerito
video suggerito

La morte di Celeste Pin diventa un giallo, la moglie rivela: “Turbato da una misteriosa telefonata”

La moglie di Celeste Pin rompe il silenzio e racconta gli ultimi giorni dell’ex calciatore: “È cambiato dopo una misteriosa telefonata”. L’ex moglie non crede al suicidio: “Non si è tolto la vita, forse qualcuno lo aspettava”. Nuovi dettagli sul ritrovamento del corpo.
A cura di Michele Mazzeo
44 CONDIVISIONI
Immagine

Un uomo che sembrava stare meglio, un messaggio struggente, una telefonata misteriosa. Intorno alla morte di Celeste Pin, ex difensore della Fiorentina e del Verona, ritrovato senza vita nella sua casa sulle colline di Careggi, si allunga l'ombra del dubbio. Quella che la Procura ha finora inquadrato come una morte per suicidio potrebbe nascondere altro.

Celeste Pin non si è suicidato. È una convinzione, non un dubbio, quella con cui Elena Fabbri, prima moglie dell'ex calciatore, ha scelto di rompere il silenzio. Dopo averlo trovato senza vita nella villa, è stata lei a chiedere nuovi accertamenti, mettendo in discussione l'ipotesi del gesto volontario su cui finora si concentra l'indagine.

Immagine

"Celeste era una persona positiva e attiva. Aveva dei momenti di cupezza ma li teneva sotto controllo. Era seguito da un primario, prendeva i farmaci e reagiva sempre", racconta Fabbri al Corriere Fiorentino. Lunedì scorso doveva firmare dei documenti in banca, ma non ha mai risposto. La mattina seguente lei stessa, insieme ad uno dei figli e all'attuale compagno, si è recata nella villa: porta aperta, silenzio inquietante, il corpo senza vita trovato con indosso la maglia numero 5 della Fiorentina. "Io non so che dirle. Sono rimasta accanto a lui fino a quando la polizia non mi ha trascinata fuori", ha detto.

Un dettaglio cambia tutto: secondo la seconda moglie Gloria Medina, Pin sarebbe cambiato radicalmente dopo una telefonata ricevuta pochi giorni prima. "È improvvisamente cambiato dopo una telefonata. Così mi hanno riferito, anche perché io non lo sentivo da qualche giorno. Io e mia figlia eravamo in crociera", ha raccontato a La Nazione. Sabato era rientrato a Firenze, aveva fatto la spesa, lunedì avrebbe dovuto incontrare qualcuno per un appuntamento di lavoro. Non ci è mai andato. Alla figlia ha mandato un messaggio molto toccante, poi più nulla.

Immagine

"Anche io ipotizzo che la morte sia avvenuta lunedì", dice Medina. Un'ipotesi condivisa anche da Fabbri, che rilancia: "Forse qualcuno lo ha atteso vicino alla villa. La piscina dà su un bosco, quella zona non è battuta. Magari volevano rapinarlo".

In casa, come rilevato dagli investigatori, non ci sarebbero stati segni di colluttazione, ma neanche biglietti d'addio o testamenti. Solo contanti. Ma non è chiaro se sia stato portato via qualcosa. Per questo l'ex moglie ha chiesto il sequestro del cellulare, la chiusura dell'abitazione e nuovi accertamenti bancari. "Celeste aveva anche affari internazionali. Era stimato da tutti, ma magari si era fatto dei nemici", dice oggi.

Immagine

Il procuratore ha disposto un esame autoptico per cercare una prima risposta. Resta intanto il dolore. "Firenze lo ama e così lo deve ricordare", ha detto Gloria Medina. "Celeste era questo", ricorda Elena Fabbri, "una persona che preferiva dedicare il tempo a chi amava piuttosto che sprecarlo nell'odio".

44 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views