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La mail di Raiola svela il bluff di Donnarumma: può andare alla Juve con un ingaggio inferiore

Dal 30 giugno, giorno della scadenza ufficiale del contratto con il Milan, Donnarumma sarà un disoccupato di lusso. In una story su Instagram dissimula la preoccupazione per il futuro e si dice concentrato solo sulla Nazionale. Ma un retroscena delle ultime ore svela cosa c’è dietro il mancato rinnovo coi rossoneri.
A cura di Maurizio De Santis
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Un bluff per rompere con il Milan e scegliere una nuova squadra. "Faccio quello che dice Raiola", è la versione dei fatti di Gianluigi Donnarumma. Un messaggio chiaro che inquadra la vicenda personale (il mancato rinnovo con i rossoneri nonostante i baci alla maglia e le dichiarazioni d'amore) sotto un'altra prospettiva e offre due chiavi di lettura: 1) se deleghi in toto la gestione del tuo futuro all'agente, allora non è vero (del tutto) che ti batte il cuore per la casacca che indossi; 2) una mail dal valore legale (una pec) che sarebbe stata inviata dal procuratore alla Juventus spiega come in realtà le pretese d'ingaggio del calciatore in realtà potrebbe essere anche inferiori rispetto alle cifre circolate nelle settimane scorse (come riporta Il Giornale).

In buona sostanza, se i bianconeri vogliono affondare il colpo non troveranno dinanzi il fuoco di sbarramento delle richieste molto alte (10/12 milioni di euro) ma la disponibilità a trattare anche ai importi inferiori (6/8 milioni di euro al massimo, ovvero lo stesso stipendio percepito a Milano). Che sia il giocatore sia Raiola abbiano fatto il doppio gioco, forzato la mano con il club rossonero con richieste molto alte, per arrivare alla rottura e trovare così una ragione plausibile all'impossibilità di trovare un accordo per il rinnovo nonostante il rilancio della società? A pensar male si fa peccato ma (quasi) sempre s'indovina, recita un vecchio adagio e il sospetto viene alimentato anche da un altro fattore: gli 8 milioni di euro netti a stagione offerti dal Milan, con tanto di clausola liberatoria molto bassa (20 milioni) in caso di mancata qualificazione alla Champions, non erano sufficienti per mettere nero su bianco? Evidentemente, la questione era un'altra.

Davvero è disposto ad accontentarsi di una somma relativamente più bassa considerati i tempi che corrono? Anche in questo caso la chiave di lettura della mail che sarebbe stata spedita ai bianconeri è ulteriore: la realtà dei fatti è tale che, per quanto sia riconosciuto il suo valore e il suo talento, la situazione economica contingente è tale da spingere anche club molto forti (il Barcellona e la stessa Juventus oppure il Psg) a non fare follie.

Per adesso, il portiere che a fine giugno sarà un disoccupato di lusso (il 30 giugno scadrà ufficialmente il contratto con il Milan) pensa solo all'Europeo con la Nazionale italiana, lo scrive in una story su Instagram nella quale usa un paio di emoticon (un braccio che indica forza e la bandiera tricolore associate alla sua foto) per indicare come in questo periodo di attesa dopo aver rotto il patto col ‘diavolo' e l'addio reso pubblico da Paolo Maldini null'altro ha in testa che dare il massimo con gli Azzurri.

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