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La Lazio perde, ma si tiene stretta Maurizio Sarri: verso il rinnovo fino al 2025

Gli ultimi risultati negativi in campionato (sconfitte con Juve e Napoli) non sembrano aver scalfitto il rapporto tra club e tecnico. Anzi, si lavora per il prolungamento.
A cura di Alessio Pediglieri
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La Lazio si tiene stretta Maurizio Sarri malgrado gli ultimi risultati in campionato possano far pensare il contrario. In Capitale, sponda celeste, c'è fiducia nei confronti del tecnico arrivato in estate per costruire un progetto a lungo termine a tal punto che il dialogo tra allenatore e presidenza appare avviato sulla buona strada. Poco contano – al momento – le due sconfitte consecutive che hanno fatto franare le certezze costruite con tanta fatica. "Colpa" del Napoli di Spalletti e prima ancora della Juventus di Agnelli che hanno evidenziato quanto ancora ci sia da migliorare.

Due colpi a vuoto che hanno sottolineato anche un trend particolare della Lazio in questa stagione, ovvero di non riuscire ad esprimersi come meglio sa con le grandi. Uniche vittorie, contro la Roma nel derby e con l'Inter nel concitato match con polemico finale all'Olimpico, poi un pareggio – a Bergamo contro l'Atalanta e tre sconfitte con Milan, Juventus e Napoli. Un po' troppo poco per poter sostenere che l'attuale Lazio possa competere ai livelli più alti. Dopo 14 giornate sono 5 le sconfitte in totale ed alcune hanno fatto male, come quella di Verona, con gli scaligeri vittoriosi 4-1.

26 settembre 2021, giorno del derby vinto dalla Lazio di Sarri 3-2 sulla Roma
26 settembre 2021, giorno del derby vinto dalla Lazio di Sarri 3-2 sulla Roma

Alcune ombre si sono addensate sulla gestione Sarri anche per il cammino non pulitissimo in Europa League dove la Lazio ha ottenuto il pass per il secondo turno ma senza eccellere, anzi. A questo si aggiunga il piccolo ‘caso' interno, poi rientrato, con Luis Alberto, uno dei totem di Inzaghi messo in discussione da Sarri, e una serie di montagne russe che vedono il reparto difensivo (con 25 reti subite) quale peggiore tra le prime 10 squadre in classifica. Tutti elementi che altrove avrebbero messo sulla classica graticola il tecnico ma che a Formello sembrano aver sortito l'effetto opposto.

Su Maurizio Sarri a puntare forte è stato in estate soprattutto il presidente Lotito, tradito dal sì di Simone Inzaghi all'Inter all'indomani del rinnovato accordo: sull'ex Juventus, senza squadra, si sono concentrati i principali intenti fino all'ufficialità in estate. E sul quale adesso si lavora in ottica futura: al momento l'accordo Lazio-Sarri è basato su un biennale con scadenza estate 2023 a circa 3 milioni più bonus. Fermo restando che la parte economica resterebbe praticamente la stessa, con il club si è vicini al prolungamento fino al 2025. Con una opzione relativa all'estate 2024 quando Lotito potrebbe comunque liberarsi del tecnico a fronte di una penale.

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