30 CONDIVISIONI

La Juventus salvata dalla vittoria a tavolino col Napoli: senza sarebbe decima in Serie A

Il pareggio beffa con la Lazio ha ribadito il momento difficile della Juventus di Pirlo: a fare la differenza in classifica è la vittoria a tavolino ottenuta contro il Napoli che non si presentò a Torino per il veto dell’Asl. In campionato come in Champions League il bilancio è negativo rispetto all’esperienza di Sarri.
A cura di Maurizio De Santis
30 CONDIVISIONI
Immagine

Senza il 3-0 a tavolino incamerato contro il Napoli la Juventus sarebbe al decimo posto in classifica (ma con un match da recuperare) assieme a Sampdoria e Cagliari. Un tracollo inatteso. Ben cinque posizioni più in basso rispetto alla fotografia che ha lasciato il pareggio beffa con la Lazio (il quarto in 7 giornate) prima della sosta. È la realtà delle cifre che scandiscono in negativo l'avvio di campionato deludente della squadra di Andrea Pirlo. Ad alimentare la convinzione che i bianconeri abbiano perso smalto, certezze, qualità del gioco (nonostante il livello alto della rosa), continuità di rendimento e intensità di ritmo nell'ambito dello stesso match, è il raffronto impietoso con la scorsa stagione.

Quella di Sarri e della rivoluzione che s'è fermata alle porte del palazzo nel quale l'ex allenatore di Napoli e Chelsea entrò dall'ingresso principale dopo aver cercato di espugnarlo negli anni partenopei.

Il raffronto con la Juventus di Sarri

Un anno fa la Juventus era in testa alla classifica con 19 punti, aveva vinto 6 match e raccolto un solo pareggio (alla terza di campionato, 0-0 con la Viola al ‘Franchi'). Un anno fa la Juventus di Sarri aveva già messo in ghiaccio la qualificazione agli ottavi di finale e il girone di Champions che era tecnicamente superiore rispetto a quello attuale. L'Atletico Madrid del Cholo è stato un brutto cliente sempre, anche ai tempi di Allegri, Bayer Leverkusen e Lokomotiv Mosca erano anche di un gradino più in alto rispetto alla Dinamo Kiev e al Ferencvaros.

Oggi si dibatte alle spalle del Barcellona (che a Torino ha fatto scomparire la palla e messo alle corde i bianconeri privi, però, di Cristiano Ronaldo) e ha una sola possibilità per chiudere in vetta: andare a vincere in Spagna senza commettere ulteriori passi falsi lungo il cammino.

Il diverso coefficiente del girone di Champions

La scoppio della pandemia e il lungo stop al campionato rese tutto più difficile per Sarri che non è mai riuscito a fare ‘sua' la Juventus. Vinse lo scudetto di ‘corto muso' lasciando sul tappeto anche la Coppa Italia (persa in finale), la Supercoppa italiana. E dopo l'eliminazione della Champions contro il Lione (pesò tantissimo la sconfitta per 1-0 incassata in Francia nell'andata degli ottavi di fine febbraio) gli venne dato il benservito. Era il 7 agosto, un'altra epoca considerato quanto accaduto in quei mesi in cui la stagione venne messa in discussione per l'emergenza sanitaria che investì il Paese e l'Europa. Oggi la ‘vecchia signora' è quinta in campionato, tirata su da una vittoria arrivata a tavolino.

30 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views