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Juve in crisi economica: chiede ai calciatori di spalmare gli stipendi di 4 mensilità

I mancati incassi per la pandemia e per il fallimento in Champions hanno prodotto l’ennesima contrazione degli introiti. Ecco perché la dirigenza avrebbe chiesto alla squadra un sacrificio sulla corresponsione degli stipendi come accaduto nella scorsa stagione: dilazionare i pagamenti di quattro mensilità (marzo, aprile, maggio e giugno) così da non incidere troppo sull’esercizio attuale.
A cura di Maurizio De Santis
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La pandemia ha avuto effetti devastanti sui conti delle società di calcio. La stessa Uefa ha ipotizzato una modifica al fairplay finanziario per aiutare i club che sono sull'orlo del collasso finanziario. Il Barcellona è uno dei casi più clamorosi, in Italia non è che la situazione sa migliore anche per una big come la Juventus. A Torino il peso a bilancio dei mancati introiti dovuti alla crisi finanziaria internazionale si è sommato al fallimento in Champions (il secondo consecutivo agli ottavi di finale).

Un brutto colpo da ammortizzare anche per le casse dei bianconeri che ha sì alle spalle abbastanza risorse economiche da non rischiare il capitombolo contabile ma non può più spingersi oltre. L'ingaggio di Cristiano Ronaldo è stata (anche) una straordinaria operazione di marketing cui è mancata la ciliegina sulla torta: la conquista del trofeo più ambito e inseguito da 25 anni. E adesso è un aggravio durissimo da sostenere anche al netto della strategia forzata delle plusvalenze.

Situazione difficile a livello sportivo – caratterizzata dalla follia della festa in piena zona rossa a casa McKennie di alcuni calciatori – e altrettanto problematica sotto il profilo economico. Ecco perché – come raccontato dal Corriere dello Sport – la dirigenza avrebbe chiesto alla squadra un sacrificio sulla corresponsione degli stipendi: spalmare i pagamenti di quattro mensilità (marzo, aprile, maggio e giugno) così da non incidere troppo sull'esercizio attuale, dilazionandole anche su quello prossimo. Non è la prima volta che il club attua una soluzione del genere: era successo anche l'anno scorso quando la squadra diede il via libera al piano dopo la mediazione dei ‘senatori' Chiellini e Buffon.

La disponibilità della rosa permise alla società un agio contabile da 90 milioni di euro. Ma non basta considerato che nell'ultima relazione semestrale il -113.7 milioni registrato fa tremare le vene ai polsi. Quanto spera di recuperare la Juventus? Più o meno la stessa cifra della scorsa stagione (la forbice è di 80/90 milioni), mettendo quel che in gergo viene definita "una pezza" a quegli incassi preventivati se le cose non fossero andate così male (di nuovo) in Champions.

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