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La Juve batte il Pafos e vede i playoff, ma che fatica: McKennie e David spengono i fischi dello Stadium

La Juventus batte il Pafos 2-0 in Champions League ma soffre a lungo: fischi allo Stadium, poi i gol di McKennie e David rilanciano i bianconeri verso i playoff.
A cura di Michele Mazzeo
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La Juventus conquista un successo pesante in chiave Champions League, ma lo fa nel modo più complicato possibile. Il 2-0 contro il Pafos porta i bianconeri a quota nove punti nella fase a girone unico e li rimette in corsa per l'accesso ai playoff, ma la serata dello Stadium racconta di una squadra ancora lontana da un equilibrio rassicurante.

Il primo tempo è una fotografia impietosa. La Juve tiene il pallone ma lo fa in modo sterile, senza ritmo né profondità, mentre il Pafos si dimostra organizzato, aggressivo e pericoloso ogni volta che ribalta l'azione. Le occasioni migliori sono tutte per i ciprioti, che colpiscono anche un palo con Anderson Silva e costringono più volte Di Gregorio agli straordinari. I bianconeri appaiono compassati, in difficoltà fisica e poco lucidi sulle seconde palle, con troppi errori individuali che alimentano le ripartenze avversarie.

In mezzo a una manovra inceppata, l'unico a caricarsi il peso della giocata è Kenan Yildiz, ma è troppo solo per scardinare una difesa compatta e guidata dall'esperienza di David Luiz. I fischi che accompagnano la squadra negli spogliatoi all'intervallo non sono eccessivi: sono il segnale di un malcontento evidente, figlio di una prestazione ben distante dalle aspettative europee.

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Nella ripresa Spalletti prova a cambiare l'inerzia della partita intervenendo sull'assetto e sull'atteggiamento. L'ingresso di Conceiçao dà immediatamente più vivacità, la Juve alza il baricentro e aumenta la pressione, pur continuando a concedere qualcosa alle ripartenze. Il rischio resta alto, ma l'obbligo di vincere spinge i bianconeri a scoprirsi.

La svolta arriva poco dopo la metà del secondo tempo. Al 67′ Weston McKennie trova il guizzo che sblocca una gara diventata una trappola: controllo in area, forza nel corpo a corpo e destro violento sul primo palo. È un gol che pesa più di quanto dica il tabellino, perché spazza via paura e nervosismo.

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Il Pafos è costretto ad allungarsi e la Juventus trova finalmente campo. Al 72′ l'azione in contropiede rifinita da Yildiz permette a Jonathan David di chiudere i conti, cancellando anche gli errori del primo tempo. Lo Stadium tira un sospiro di sollievo: i fischi si trasformano in applausi, ma senza entusiasmo.

La Juve vince, si rilancia in Champions e tiene vivo l'obiettivo playoff, ma resta la sensazione di una squadra ancora fragile, capace di risolvere la partita solo quando l'inerzia emotiva cambia. Il risultato salva la serata, la prestazione lascia aperti più di un interrogativo.

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