La grandezza di Mbappé in un abbraccio: si ricorda del dramma di Sambia e lo aspetta per consolarlo
Che Kylian Mbappé sia ormai un fuoriclasse a livello di Pallone d'Oro è sotto gli occhi di tutti, che sia anche uno sportivo di spessore umano lo dimostrano gesti come quello compiuto al termine della semifinale di Coppa di Francia che ha visto il suo PSG superare ai rigori il Montpellier.
Il match si era concluso col punteggio di 2-2 nei tempi regolamentari, con entrambi i gol della squadra di Pochettino segnati proprio dallo straripante Mbappé, mentre per i padroni di casa avevano ristabilito due volte la parità prima Laborde e poi Delort. Niente supplementari e direttamente calci di rigore in una gara secca che è stata tirata anche nella successione dei penalty, visto che i 10 rigoristi scelti dai due tecnici sono tutti andati a segno.
A quel punto si è andati ad oltranza e sul dischetto si è presentato per il Montpellier Junior Sambia, che ha fallito la realizzazione, consentendo a Moise Kean di chiudere la pratica segnando il sesto rigore per il PSG. Inevitabile la sofferenza sportiva per Sambia, che ha preso la via degli spogliatoi a capo chino. Nulla tuttavia al confronto di quanto accadutogli l'anno scorso, quando era finito in coma indotto per l'aggravarsi delle sue condizioni dopo essere stato colpito dal Covid durante la prima ondata dell'epidemia da coronavirus.
Mbappé si ricordava tutto questo, sapeva cosa passasse nell'animo del 24enne centrocampista francese in quel momento. Allora gli è andato incontro e gli ha messo il braccio intorno alle spalle, dicendogli le parole che solo un campione riesce a trovare, mentre i suoi compagni festeggiavano la qualificazione alla finale che li vedrà opposti al Monaco. Negli almanacchi rimarrà scritta la doppietta di Mbappé, negli occhi resta un gesto da Pallone d'Oro.