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La fuga di Cristiano Ronaldo: scappato dalla Juve ancor prima di essere ceduto

Cristiano Ronaldo non vede l’ora di ricominciare altrove. È il messaggio che ha lasciato trapelare a corredo del lungo addio alla Juventus e alla Serie A da quando, a maggio scorso, programmò il trasloco delle sue auto. Pur essendo ancora sotto contratto ha lasciato tutto alle spalle, svuotando armadietti e saltando allenamenti. Un’uscita di scena non da campione ma da calciatore ‘qualunque’ che s’è ridotto a fine mercato per trovare un’altra squadra.
A cura di Maurizio De Santis
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Scappato dalla Juventus e dall'Italia. Cristiano Ronaldo non ha atteso nemmeno che si chiudesse la trattativa con il club bianconero: ha svuotato con largo anticipo l'armadietto alla Continassa, impacchettato record ed effetti personali, saltato gli allenamenti e poi è salito a bordo del jet privato con direzione Lisbona dove nei prossimi giorni si unirà alla nazionale portoghese in occasione delle partite di qualificazione ai Mondiali di Qatar 2022. Ma la prossima convocazione non basta a spiegare l'atteggiamento del calciatore: non vede l'ora di ricominciare altrove, è il messaggio che ha lasciato trapelare durante l'estate (quando non ha mai smentito le voci sul futuro e, anzi, le ha alimentate editando sui social post criptici) come diretta conseguenza di altri gesti simbolici.

Uno su tutti: a maggio scorso organizzò il trasloco delle sue auto. Venne effettuato nella notte ma il tentativo di nascondere quel trasferimento si rivelò vano. Fu però un segnale molto chiaro di come si stesse consumando il lungo addio iniziato con l'ennesima delusione in Champions (la terza eliminazione di fila con il Porto dopo Ajax e Lione) e a corredo una serie di critiche feroci sul suo rendimento. Impossibile da digerire per lui che in Coppa ha sempre recitato un ruolo di primo piano. Essere scivolato dietro le quinte anche in Serie A (con l'Inter campione d'Italia) lo ha fatto trasecolare.

Al suo storico manager, Jorge Mendes, aveva chiesto di trovare in tempo utile una nuova squadra magari anche prima dell'inizio del campionato. A Udine non ha sollevato obiezioni quando Allegri lo ha lasciato in panchina: altre volte avrebbe bofonchiato oppure si sarebbe mostrato contrariato, invece era stranamente ‘sereno'. Non ce l'ha fatta e CR7 l'ha presa male, puntando i piedi anche rispetto alla fermezza e alle legittime pretese economiche della Juventus in virtù del contratto fino al 2022. Adesso Torino e la ‘vecchia signora' sono un orpello di cui liberarsi in tutta fretta. Per lui fanno già parte del passato.

Il resto è una sorta di ritorno al futuro con la chiamata di Sir Alex Ferguson che lo spinge verso il Manchester United e non al City. Tra le indiscrezioni che rimbalzano dall'Inghilterra ce n'è anche una che svela di visite mediche già organizzate e di un contratto dalla durata biennale. Tornerà dove tutto è cominciato ma l'uscita di scena dalla Juventus e dall'Italia non è da Pallone d'Oro.

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