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Kyle Walker nel mirino dei paparazzi: “Mi sento pedinato, temo per la mia salute mentale”

Il festino a luci rosse, al parco con la famiglia Rooney, la festa per il compleanno della sorella, l’abbraccio ai genitori, i giri in bicicletta. Kyle Walker giocatore del City è ancora al centro delle polemiche per le sue reiterate violazioni al lockdown. Lo sfogo sui social: “Sono un semplice essere umano che cerca affetto. Ma mi sento braccato, spiato, mi sento come fossi molestato nel mio privato”
A cura di Alessio Pediglieri
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All'inizio fu il festino a luci rosse nel proprio appartamento durante le prime settimane di lockdown. Poi, fu la passeggiata con i bambini al parco a incontrare la famiglia Rooney. Adesso è la visita a Rotherham per il compleanno della sorella,  il saluto ai genitori a Sheffield e un bel giro in bicicletta per le strade di Manchester. Per Kyle Walker continuano le polemiche in Inghilterra per la sua costante e reiterata violazione dell'isolamento, imposto dal governo davanti alla pandemia di coronavirus.

Problemi su problemi per il giocatore del Manchester City che è stato già escluso a vita dalla nazionale inglese per le due escort a casa mentre chiedeva ai tifosi di rispettare la quarantena e le regole di distanziamento sociale per superare l'emergenza sanitaria di Covid-19. Nelle ultime 24 ore avrebbe infranto le norme di lockdown almeno in tre situazioni differenti, riaprendo feroci critiche nei suoi confronti e mettendolo in seria difficoltà nel suo prosieguo al City che già lo ha multato in precedenza.

Eppure, per Walker sembra proprio esserci un problema di fondo per il rispetto delle regole, anche le più elementari e la sua giustificazione che ha voluto esprimere attraverso i social ha creato ancora più  allarme attorno alla condizione di un ragazzo che evidenzia problemi di comportamento non indifferenti. Aggravati dal suo essere personaggio pubblico e di riferimento soprattutto per le generazioni più giovani. Con la conseguente morbosa attenzione dei paparazzi e dei giornali scandalistici che lo starebbero ‘pedinando' notte e giorno alla ricerca di uno scoop. Che no manca mai.

"Sono un semplice essere umano che non fa nulla di strano" scrive in una lunga lettera aperta via social, "ma è come se venissi costantemente seguito e messo sotto esame. Mi sento come se fossi molestato, pedinato, controllato. Ho paura per la mia salute mentale. Ho fatto delle cose normalissime, ho abbracciato mia sorella, ho visto i miei genitori. Cosa devo fare, respingerli? Ultimamente ho attraversato uno dei momenti più dolorosi della mia vita, sto solo cercando l'affetto di chi mi vuole bene"

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