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Kroos, De Bruyne, Neymar e il calcio nella testa dei top player: vedere lo spazio dove non c’è

Toni Kroos, Kevin De Bruyne e Neymar in questa settimana ci hanno mostrato com’è il calcio nella testa di un top player: la capacità di vedere uno spazio dove non c’è e immaginare la giocata prima sono quelle qualità che mettono in risalto la differenza tra i grandissimi giocatori e i calciatori normali.
A cura di Vito Lamorte
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Vedere lo spazio dove non c'è e immaginare la giocata prima. È questa la differenza tra i grandissimi giocatori e i calciatori normali. La Champions League è il torneo per club più ammirato perché mette in mostra da sempre una qualità superiore alla media delle altre competizioni e proprio guardando le ultime partite del massimo campionato del Vecchio Continente, valide per i quarti di finale, abbiamo potuto ammirare giocate di pregevolissima fattura ma tre sono quelle che hanno scatenato di più gli osservatori. Tre calciatori molto diversi tra loro hanno visto prima degli altri cosa si poteva verificare sul terreno di gioco e hanno così aperto la porta ad un gol per la loro squadra.

Il primo in ordine di tempo è stato Toni Kroos, che ha disegnato un arcobaleno nel cielo dell'Estadio Alfredo Di Stefano di Madrid e ha mandato in porta il compagno Vinicius Jr: il brasiliano ha controllato in maniera eccelsa e ha battuto a rete portando in vantaggio la sua squadra sul Liverpool. Il centrocampista tedesco del Real Madrid non è nuovo a questo tipo di giocate perché fanno parte proprio del suo bagaglio tecnico: è un grande gestore ma quando c'è da andare in porta non bisogna perdere tempo. Calcio perfetto e pallone che arriva sulla corsa del compagno.

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Pochi minuti più tardi ad aprire uno spazio dove non c'era ci ha pensato Kevin De Bruyne. Il calciatore del Manchester City, premiato come MVP della gara contro il Borussia Dortmund, a pochi istanti dal 90′ ha aperto il compasso e ha trovato Gundogan sul secondo palo della difesa giallonera: il centrocampista tedesco ha appoggiato a Phil Foden che ha firmato il raddoppio per i Citizens ma su questo gol c'è la firma del belga. Pallone preciso che permette ai compagni di battere a rete.

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A chiudere la serie tv di questa settimana chiamata "aprire nuovi mondi" ci ha pensato Neymar nella spettacolare partita di Monaco tra Bayern e PSG: il numero 10 brasiliano ha cercato e trovato Marquinhos con un lancio di sinistro dopo una respinta della difesa bavarese e, complice un'errata salita della retroguardia campione d'Europa, il capitano parigino ha potuto stoppare e battere Neuer per il 2-0. Una giocata molto bella ma di cui si è parlato poco perché tutta la scena se l'è presa Kylian Mbappé con la sua doppietta.

Parafrasando il titolo di un libro di qualche anno fa potremmo dire che "Il gol più bello è stato un passaggio" e che sarebbe bello soffermarsi di più su giocate del genere invece di guardare sempre e solo le finalizzazioni. Il calcio è un mix straordinario di qualità balistiche eccelse ma, soprattutto, di una velocità di pensiero fuori dal comune: gli interpreti che riescono a coniugare al meglio queste peculiarità spesso ci regalano perle come hanno fatto questi tre campioni nei giorni scorsi. E a noi non resta che dirgli ‘grazie' per cotanta bellezza.

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