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Klopp al miele col Napoli, Spalletti replica alla Toto’: “Caro Jurgen… cca’ nisciuno è fesso”

Alla vigilia della sfida di Champions il tecnico del Napoli risponde con ironia ai complimenti melliflui del tecnico dei Reds. “Servono a metterti lassù per poi ascoltare il tonfo quando cadi…”.
A cura di Maurizio De Santis
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Scambio di complimenti tra Spalletti e Klopp alla vigilia del ritorno di Champions ad Anfield Road.
Scambio di complimenti tra Spalletti e Klopp alla vigilia del ritorno di Champions ad Anfield Road.

Parli come badi. Il bisticcio di parole, che tante volte Toto' usava nei suoi copioni recitati a braccio, sembra farlo suo il tecnico del Napoli, Luciano Spalletti. Le parole di Jurgen Klopp sui partenopei sono melliflue, arrivano alle orecchie dell'allenatore come un sussurro delicato e gli fanno il solletico. "Cca' niuscino è fesso", dice senza peli sulla lingua prendendo in prestito il proverbio e la battuta del principe della risata. Sorride sornione, sa bene che ad Anfield Road sarà tutt'altra cosa: lì, davanti al suo pubblico, dopo la scoppola presa al Maradona, i Reds proveranno a togliersi anzitutto gli schiaffi da faccia.

Non è solo questione di orgoglio ma anche di opportunità di classifica, anche se in questo caso serve auspicare un tracollo dei campani. Per chiudere in vetta e sperare in un abbinamento migliore agli ottavi gli inglesi devono vincere con 4 gol di scarto per annullare il 4-1 dell'andata ed evitare che la differenza reti generale favorisca gli azzurri.

Spalletti scaccia via quella vocina che gli arriva all'orecchio. "Ha detto che non pensano a vincere 4-0? – dice sorridendo in maniera ironica -. Se l’ha detto seriamente, che non può vincere 4-0, se vuole ne parliamo… Però i complimenti eccessivi servono a metterti lassù per poi ascoltare il tonfo quando cadi… Intanto Klopp ha fatto le ultime due finali di Champions, è il più bravo di tutti. Si accorgerà quando allena il Napoli che cca' nisciuno è fesso".

Il tecnico del Napoli non crede a un Liverpool in difficoltà. Sa bene che in quegli stadi tutto cambia, è diversa da sempre l'atmosfera. "I complimenti non fanno risultati, non fanno classifica. Domani sera sarà durissima, dovremmo riuscire a essere quelli di sempre o quelli dell’andata il che è quasi impossibile. Siamo venuti con le intenzioni più sane possibili. Dovremo dimostrare di essere alla loro altezza".

Dopo la vittoria col Sassuolo ha raccontato l'ultima partita di Champions alla squadra descrivendola come una sorta di finale, perché è quello lo spirito che vorrebbe vedere in campo contro un avversario di così alto livello. E ribadisce che non ritiene affatto di trovarsi di fronte a un avversario meno forte. "Lo trovo il Liverpool di sempre e soprattutto mi sembra una formazione in salute. Se sbagliano dieci gol davanti al portiere come nell’ultima partita o gli girano storti tutti gli episodi, può essere messo in discussione il risultato. Dalla mia squadra mi aspetto che giochi ogni pallone, senza lasciarsi influenzare dalle emozioni".

Ci sarà Kvaratskhelia sarà tra i calciatori più attesi del Napoli. Sull'altro fronte c'è Salah che Spalletti conosce benissimo. Quando gli chiedono un raffronto non si sottrae. "Sono calciatori che in modo diverso riescono a fare giocate geniali e a trasformarle in occasione per la squadra. Hanno questa facilità di puntare e salare l’avversario, di accarezzare la palla a duemila orari".

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