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Juventus, Sarri: “Critiche? Forse sto sui coglioni a qualcuno. Ma non m’interessa”

Alla vigilia della partita contro l’Udinese, Maurizio Sarri replica in maniera molto decisa alle obiezioni mosse nei suoi confronti. La Juventus è vicina alla conquista dello scudetto, il tecnico commenta così la situazione: “Nello sport la parola vicino non significa niente. Quando vai vicino a un gol non hai fatto gol, quindi non ci interessa. Sappiamo che ci mancano 4 punti e fare punti è difficile per tutti, è faticoso”.
A cura di Maurizio De Santis
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La trasferta di Udine è il primo match point scudetto della Juventus. Manca poco davvero alla conquista del 9° titolo consecutivo, il primo nella carriera dell'allenatore che a Napoli lo ha solo sfiorato. Anzi, lo ha perso in albergo a Firenze. Questa volta, però, è diverso. Il vantaggio di +8 in classifica è un fossato che tiene a distanza la concorrenza, il rischio maggiore è restare vittima del "fuoco amico". Sarri tira diritto per la sua strada perché dopo un anno in cui prova a plasmare i bianconeri gli restano addosso le critiche, le perplessità legate alla sua esperienza. Perché non gli perdonano niente? Lui sorride e le scrolla di dosso alla sua maniera, senza fare giri di parole.

Critiche? Probabilmente sto sui coglioni a qualcuno. Non lo so, mi interessa relativamente. Alla fine quelle dei giornalisti sono opinioni. E quindi mi interessa relativamente leggere opinioni di altre persone su una materia in cui io penso di saperne di più.

Traguardo vicino. Quando sente queste parole Sarri sbotta e resta fermo alla stretta logica dei numeri per spiegare quanto sia importante la pressione che avverte e quanto gli abbiano lasciato il segno certi passi falsi compiuti nelle ultime settimane. Sassuolo docet… e all'orizzonte c'è l'Udinese.

Nello sport la parola vicino non significa niente – ha aggiunto il tecnico -. Quando vai vicino a un gol non hai fatto gol, quindi non ci interessa. Sappiamo che ci mancano 4 punti e fare punti è difficile per tutti, è faticoso. Dobbiamo rimanere con la testa sulle singole partite tanto poi i punti si fanno lì.

Niente turnover per Cristiano Ronaldo. Il portoghese, giunto a quota 30 gol, può addirittura battere il record di reti di Gonzalo Higuain. Senza il Pipita, fermato da un problema muscolare, l'attacco sarà ancora costituito dal cinque volte Pallone d'Oro e da Dybala.

La loro intesa ha ampi margini di miglioramento, mi pare evidente. Ci può essere la difficoltà di coprire l'area di rigore in alcuni momenti ma hanno una forza individuale tale che li ha portati a fare 51 gol in due.

Ultima riflessione dedicata alla gestione delle energie e delle risorse in vista della Champions ad agosto: si ripartirà dall'obbligo di ribaltare la sconfitta subita a Lione nell'andata degli ottavi di finale (1-0).

Ci stiamo giocando il campionato e non possiamo avere secondi pensieri in questo momento. Il City ha potuto farlo perché si è trovato in una situazione differente.

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