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Juventus, 10 anni di Agnelli presidente: da Calciopoli a Cristiano Ronaldo

Dal giorno dell’annuncio fatto da John Elkann durante l’assemblea Exor, in cui ufficializzava la presidenza del cugino Andrea alla guida della Juventus sono trascorsi 10 anni. Di trionfi e rinascita: dal nuovo stadio allo stemma cambiato, dagli otto scudetti consecutivi ai cicli di Conte e Allegri. Fino alla stella delle stelle, Cristiano Ronaldo.
A cura di Alessio Pediglieri
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Sono trascorsi 10 anni dall'annuncio ufficiale che decretò il ritorno della Juventus alla famiglia Agnelli. Il 28 aprile 2010, John Elkann, durante l'assemblea Exor, la ‘cassaforte' di famiglia che detiene anche la maggioranza delle quote della società comunicò a tutti la salita alla presidenza del club bianconero del cugino Andrea. Fu l'inizio della ripartenza e della risalita sportiva e di immagine che oggi ha riportato i colori juventini ai vertici del calcio italiano e mondiale.

I meriti di Andrea Agnelli sono riconosciuti da tutti e, soprattutto, dai risultati ottenuti. Da presidente ha ridato salto e lucentezza al ‘marchio' Juventus. Sotto di lui si è costruito ed è stato inaugurato il nuovo stadio di proprietà che ha aperto alla nuova era bianconera salutando lo storico "Delle Alpi". Con lui presidente è cambiato anche lo stemma societario, abbandonando la zebra per celebrare una Juventus più moderna, al passo coi tempi del Terzo Millennio. Sotto Agnelli sono arrivati soprattutto otto storici scudetti consecutivi che hanno proiettato la Juve nell'Olimpo della Serie A e due finali di Champions League nel 2015 e nel 2017.

Dal buio di Calciopoli

Andrea Agnelli è stato in tutto e per tutto il presidente della rinascita bianconera. La società era finita sotto le macerie di Calciopoli cinque anni prima, uno scandalo che aveva sommerso il calcio italiano e condannato il più prestigioso club all'onta della retrocessione d'ufficio, per illeciti. Era la Juventus del famoso Triumvirato Giraudo-Bettega-Moggi, sotto la presidenza di Franzo Grande Stevens. Erano lontani i fasti di Boniperti e di Chiusano sotto cui arrivarono gli ultimi importanti allori. Poi, il buio: dopo la parentesi Calciopoli, il testimone passò prima a Cobolli Gigli, poi a Jean-Claud Blanc tra i periodi più neri della recente storia juventina.

La nuova Juventus: J-Stadium e stemma

Da quel 28 aprile 2010 la storia cambiò. Mentre Agnelli iniziava la sua personale battaglia per riavere il maltolto di Calciopoli, pretendendo lo scudetto tolto dalla sentenza e assegnato all'Inter e la richiesta di cancellare la revoca all'altro tricolore, il presidente costruiva la nuova casa juventina, lo ‘J-Stadium', l'emblema di una realtà e di un futuro che tagliavano i ponti col passato, insieme alla rielaborazione epocale dello stemma ufficiale del club.

Gli 8 scudetti, Conte, Allegri e Cristiano Ronaldo

Nel mezzo, otto scudetti, consecutivi, che hanno riscritto la storia, insieme a quattro Supercoppe e altrettanto Coppe Italia consecutive. Un assetto societario sempre più radicato, con Pavel Nedved in vice presidenza, prima Beppe Marotta e poi Favio Paratici a tessere le linee dei progetti sportivi. Con i cicli di Antonio Conte e Massimiliano Allegri e una rosa che si è imposta a livello internazionale, fatta di campioni assoluti. Da Carlos Tevez a Paulo Dybala, fino alla stella delle stelle, Cristiano Ronaldo.

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