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Insigne segna, Osimhen non esulta e va via: cosa è successo tra gli attaccanti del Napoli

Episodio curioso in occasione del terzo gol segnato dal Napoli contro il Bologna. Quando Insigne ha realizzato il secondo calcio di rigore della sua serata, Victor Osimhen non ha esultato ma si è voltato recandosi verso il centro del campo. Cosa è successo tra i due attaccanti? tutto è accaduto nel giro di pochi minuti.
A cura di Marco Beltrami
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Notte memorabile per il Napoli, l'ennesima in questo avvio di stagione molto fortunato. La squadra di Luciano Spalletti, squalificato e sostituito da Domenichini, ha battuto con un perentorio 3-0 il Bologna. C'è però un'unica nota stonata, ovvero quella relativa al possibile dissidio tra Lorenzo Insigne e Victor Osimhen in occasione del secondo rigore battuto e segnato dal capitano, quello del definitivo 3-0.

Quando Lorenzo Insigne si è presentato sul dischetto pronto per la battuta, Victor Osimhen si è messo in disparte quasi come se non gli interessasse e non pronto dunque a fiondarsi sulla sfera per un'eventuale ribattuta. Dopo la realizzazione del Magnifico, il nigeriano ha stupito ulteriormente tutti: invece di correre verso il compagno come hanno fatto tutti gli altri giocatori del Napoli per celebrare il gol, l'ex Lille si è girato mestamente e senza il minimo cenno di un festeggiamento è tornato verso il centro del campo.

Una reazione a dir poco insolita, considerando tra l'altro che in precedenza, Osimhen si era comportato normalmente, esultando in entrambe le reti, di Fabian Ruiz e ancora di Insigne. Koulibaly e Anguissa, mentre gli altri giocatori del Napoli festeggiavano insieme al capitano, hanno notato il disappunto del compagno di squadra e si sono precipitati a calmarlo, per evitare possibili strascichi.

Tutto potrebbe essere figlio di quanto accaduto qualche minuto prima, dopo che Osimhen è riuscito a conquistare il calcio di rigore. Un penalty che probabilmente il centravanti avrebbe voluto segnare, visto che in tutti i modi ha provato a mettere il suo nome sul referto dei marcatori senza fortuna. Quando si è avvicinato al capitano, ovvero al rigorista del Napoli che già aveva realizzato il primo penalty, però nessun "regalo" con Lorenzo  che si è preso la responsabilità della battuta anche del secondo rigore della serata. E chissà che poi i due non si siano chiariti nello spogliatoio.

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