In campo per onorare la morte del padre: “Ciao papà, uomo dal cuore d’oro”
Un grave lutto che lo ha scosso fin dentro l'anima e dinanzi al quale Giovanni Galeazzi, calciatore 18enne della Vis Pesaro, ha reagito nel modo che avrebbe fatto piacere a suo padre, Luca. L'uomo, 50 anni, è morto venerdì sera: un malore improvviso lo ha stroncato mentre era a cena con amici nella casa del Popolo di Loreto (in provincia di Ancona nelle Marche). Una serata normale s'è trasformata in tragedia quando il forte dolore al petto è stata l'avvisaglia del malessere fatale. Inutili i soccorsi, il tentativo di salvarlo. Questione di attimi, il filo della vita è stato reciso e s'è spenta la luce tra buio e dolore.
Giovanni, nonostante tutto, ha voluto elaborare il lutto alla sua maniera: il ragazzo che gioca nella formazione Primavera del club marchigiano ha chiesto e ottenuto il permesso di scendere ugualmente in campo. In calendario c'era la sfida con la Lucchese e non ha voluto rinunciare a prendere il suo posto in campo perché la percezione del dolore è singola, intima e la si può vivere con compostezza anche con gesti semplici. L'ultimo abbraccio al padre deceduto l'ha dato così, memore e grato dell'affetto ricevuto, dei pomeriggi spesi dal genitore per accompagnarlo agli allenamenti e alle partite del Muraglia, la società nella quale è iniziato il sogno di calciatore.
Mio padre era una persona di cuore, buona e generosa – le parole di Galeazzi riportate da Il Resto del Carlino -. Faceva piuttosto a meno per sé per dare agli altri. Posso dire che viveva per me e quando mi veniva a vedere a giocare a calcio gli si riempiva il cuore di emozione e gli venivano gli occhi lucidi nel vedere un figlio che cresce.
Di lotta e di governo. Il ruolo di Galeazzi è lì, nel cuore della mediana dove infuria la battaglia. Ed è lì dove suo padre lo avrebbe voluto vedere ancora una volta.
Tutta la società VIS PESARO 1898 – si legge nel comunicato ufficiale della Vis Pesaro – esprime le più sincere e partecipate condoglianze alla famiglia e al giocatore Giovanni Galeazzi per la improvvisa perdita del babbo Luca.