16 CONDIVISIONI
video suggerito
video suggerito

Il Tottenham ha scelto il nuovo allenatore, ma i tifosi insorgono ancora: #NoToNuno

Non c’è pace per il Tottenham nella sua travagliata ricerca di un nuovo allenatore che prenda il posto del giovane Ryan Mason, che a sua volta aveva concluso la stagione al posto dell’esonerato José Mourinho. Dopo la durissima protesta dei tifosi contro Rino Gattuso, adesso tocca a Nuno Espirito Santo incassare un hashtag dedicato…
A cura di Paolo Fiorenza
16 CONDIVISIONI
Immagine

Dopo le condizioni impossibili poste da Antonio Conte e il dietrofront improvviso nella trattativa che pareva chiusa con Rino Gattuso, il Tottenham sembra finalmente vicino ad avere un nuovo allenatore al posto dell'esonerato José Mourinho, dopo l'interim del giovane Ryan Mason con cui ha concluso la stagione. La dirigenza degli Spurs sta infatti trattando con Nuno Espirito Santo, 47enne tecnico portoghese che ha appena lasciato per fine contratto il Wolverhampton.

Il presidente Daniel Levy e il nuovo AD Fabio Paratici hanno identificato Espirito Santo come il profilo giusto, dopo aver considerato anche il tecnico del Brighton Graham Potter, che tuttavia è ancora sotto contratto. Una soluzione che tuttavia ancora una volta – dopo già quanto accaduto con Gattuso – è stata ferocemente contestata dai tifosi del Tottenham, che hanno inondato i social per far conoscere al club londinese la propria posizione di netta contrarietà al portoghese.

In poche ore dunque l'hashtag #NoToNuno è finito al primo posto in tendenza su Twitter, ma stavolta la sollevazione popolare potrebbe non far cambiare idea a Levy e Paratici. Nel caso di Gattuso, infatti, i tifosi degli Spurs avevano invocato argomenti molto sensibili in Inghilterra, attribuendo al tecnico calabrese atteggiamenti sessisti, razzisti ed omofobi sulla base di sue vecchie dichiarazioni.

Stavolta la campagna contro Nuno Espirito Santo è puramente calcistica: sebbene l'esperienza del portoghese sulla panchina dei Wolves sia stato positiva, avendoli guidati alla promozione in Premier League per poi restarci in maniera stabile, i tifosi temono che il suo marchio di calcio non corrisponda all'attitudine offensiva del club. Ancora qualche ora e si saprà se stavolta è quella buona.

16 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views