Il ruolo di Kulusevski può diventare il problema più inatteso della Juventus di Pirlo
La Juventus vista contro il Benevento ha mostrato diversi limiti che evidenziano come ci sia ancora tanto da lavorare su questo gruppo. Nella squadra di Pirlo è mancata quell'imprevedibilità che avrebbe dovuto dare Cristiano Ronaldo (non convocato) o Dybala (ancora lontano dalla sua condizione migliore). Il tecnico bianconero si è allora affidato ai cambi e a quel Dejan Kulusevski per cui Paratici si è fatto in quattro pur di averlo già a gennaio lo scorso anno dal Parma per bruciare tutti sul tempo. Ma il rendimento dello svedese non è quello che si attendeva la società bianconera.
Due gol e poche sterili giocate importanti degne di quel giocatore ammirato lo scorso anno in Emilia. Il problema ruolo sembra essere il problema principale. Da esterno destro o sinistro, in questo momento, non ha giocato grandi partite e nemmeno nel 3-4-3 schierato da Pirlo in una sola occasione in campionato. Sembra più a suo agio dietro ad una punta. Ma bisognerà capirlo in fretta per non far perdere fiducia al calciatore e non vanificare un investimento di 40 milioni di euro per le casse della Juventus che attualmente fa più panchina che campo.
La Juventus alle prese con il problema Kulusevski
"Deve migliorare, giocare nella Juve è diverso che in altre squadre – disse Pirlo qualche settimana fa in conferenza stampa – E' giovane, sta facendo il percorso che deve fare e lo sta facendo bene". Enigmatico e comprensibilmente chiuso a riccio Pirlo quando sente di dover affrontare temi tattici relativi alla sua Juventus. Come quello di Dejan Kulusevski.
L'esterno offensivo della Juventus, arrivato lo scorso anno dal Parma, sembra non aver ancora trovato la propria dimensione nella squadra campione d'Italia in carica. Il 4-4-2 di Pirlo gli ha tolto ulteriormente spazio e possibilità di inserimento. È sembrato infatti riuscire a dare il meglio di sé soprattutto vicino alla porta, da seconda punta o da trequartista.
A Parma giocava in un 4-3-3 con una punta come Inglese o Cornelius. E forse sta mancando questo alla Juventus per esaltare questo giocatore che senza un riferimento vero nell'attacco bianconero, non riesce a costruire. Kulusevski è da considerarsi una seconda punta ma in questo momento, specie dopo un investimento da 40 milioni, la Juventus rischia di perdere un talento puro che aspetta solo di avere maggiore libertà in campo senza altri compiti ben precisi.