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Il ritorno del ‘Maestro’ in Serie A, con la Sampdoria Marco Giampaolo si gioca la carriera

Marco Giampaolo esattamente a un anno dall’esonero dal Torino torna in Serie A. Il ‘Maestro’ cercherà di portare alla salvezza la Sampdoria.
A cura di Alessio Morra
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Dopo esattamente un anno Marco Giampaolo tornerà a sedersi su una panchina di Serie A. La Sampdoria ha annunciato infatti il ritorno in blucerchiato, che proverà a conquistare la salvezza con la squadra blucerchiata che dopo la terza sconfitta consecutiva ha deciso di esonerare D'Aversa. Servono venti punti a Giampaolo per conquistare la salvezza. Il ‘Maestro' con la Sampdoria ha vissuto i suoi anni migliori e a Genova si gioca una fetta di carriera, che ha avuto una pesante sterzata negli ultimi anni dopo le brutte esperienze con il Milan e il Torino.

Marco Giampaolo è un allenatore divisivo, eppure è strano, perché è una persona molto perbene e che non alza troppo i toni. Ma in questi anni a Giampaolo è stato affibbiato il soprannome di ‘Maestro', un nickname che ha pagato caro e amaro. Perché, non solo sui social, a ogni sconfitta rispuntava fuori. Amante del bel gioco e insegnante di calcio, il tecnico ha allevato tanti giocatori, ce ne sono tanti che grazie a Giampaolo hanno vissuto annate straordinarie, come Schick o Fabio Quagliarella.

Ascoli, Cagliari, Siena e Empoli sono state tappe importanti per la carriera del ‘Maestro' che ha poi allenato la Sampdoria per tre stagioni, tutte chiuse nella top ten della Serie A. Il 4-3-1-2 il marchio di fabbrica, tanto quanto il bel gioco. Il solito modulo è diventato a tratti prevedibile, ma lui non lo ha mai voluto cambiare e anni fa, rispondendo a una domanda sullo schema disse: "Cambiare? Mai. Sarebbe come se i Rolling Stones si mettessero a suonare il liscio. Questione di coerenza, e di credibilità nello spogliatoio. Io non posso stare dietro all’oggi, al calcio isterico, alle chiacchiere da bar. Non sono solo io a perdere immagine, tolgo convinzioni ai giocatori, che credono in ciò che stiamo facendo, nel calcio che vogliamo interpretare. Che pensano che sia questa la maniera per essere scomodi, rompiscatole, per dare fastidio a tutti".

Quelle parole, dette a ‘La Repubblica', rappresentano bene la sua filosofia che però non sempre riesce ad amalgamarsi bene con il gruppo. Giampaolo nell'estate 2019 passa al Milan, ma dura pochissimo: appena sette partite, poi viene esonerato e al suo posto viene ingaggiato Pioli. Tre vittorie e quattro sconfitte. Prendere o lasciare, e l'essere senza vie di mezzo è costato caro a Giampaolo che poi si è accasato al Torino, dove forse è stato esonerato troppo precipitosamente. La squadra era nei bassi fondi, ma spesso era stata poco fortunata (vedi il famoso Torino-Lazio 3-4), 13 punti in 18 partite però bastarono al presidente Cairo per decidere di cambiare. Ora ha la chance di rifarsi il tecnico abruzzese, che spera di ritrovare la magia a Genova che proverà a insegnare calcio come ha sempre fatto e che soprattutto cerca la salvezza della Sampdoria.

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