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Il Mondiale per Club 2025 è a rischio boicottaggio: perché il nuovo torneo può saltare

Continua a far discutere l’organizzazione del Mondiale per club. Manca l’accordo tra la FIFA e le società. Tra possibili cause legali e rischi di boicottaggio, la manifestazione potrebbe slittare al 2027.
A cura di Gabriele Mento
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La prima edizione del nuovo Mondiale per Club, allargato a 32 squadre, dovrebbe disputarsi nell'estate del 2025. Ma, a un anno di distanza dal teorico calcio d'inizio, il condizionale è quanto mai d'obbligo. La nuova manifestazione organizzata dalla Fifa sta incontrando infatti forti resistenze da parte sia dei club che dei giocatori, e ora si parla di un possibile rinvio di due anni della manifestazione.

Mondiale per Club, si va verso il rinvio?

La prima edizione della nuova versione del Mondiale per club dovrebbe disputarsi dal 15 giugno al 13 luglio 2025. A oggi, però, manca l'accordo economico tra la FIFA e i principali club. Le squadre più titolate come Real Madrid, Manchester City e Bayern Monaco, chiedono infatti molti più soldi per convincere i propri giocatori e staff a sobbarcarsi una manifestazione del genere, che andrà a intasare un calendario già molto fitto di eventi per le squadre che partecipano alle competizioni internazionali.

Poi c'è l'aspetto dell'usura dei giocatori, con la loro integrità fisica messa a repentaglio da un numero sempre maggiore di partite. Vista l'incertezza che regna sovrana sul destino della manifestazione, a oggi non sono state ufficializzate né le città né gli stadi che dovrebbero ospitare la kermesse, e di conseguenza anche gli sponsor per il momento restano alla finestra, cercando di capire quale sarà la reale portata di questa manifestazione.

Rinvio e boicottaggio possibili?

Vista la totale incertezza che regna sovrana, si sta facendo sempre più strada l'ipotesi di un rinvio di due anni, al 2027, della manifestazione. Negli scorsi giorni anche Gabriele Gravina, presidente della Figc e vicepresidente della UEFA, ha espresso dubbi in maniera diretta sul Mondiale per club e sul conseguente sovraffollamento di competizioni nel calendario internazionale.

Gravina ha affermato che "Troppa offerta genera l'effetto negativo, così perdiamo attrattività. Dovremmo valutare insieme anche l'utilità del Mondiale per Club". Sono sul piede di guerra anche le leghe nazionali, con Luigi de Siervo, amministratore delegato della Lega Serie A, che sostiene come "Così si finisce per fare concorrenza ai tornei nazionali". Ancora più dura la posizione di Premier League e Liga Spagnola hanno chiesto un ricollocamento della manifestazione, minacciando anche azioni legali. E in caso di mancato accordo, la possibilità di un boicottaggio da parte di alcuni club non sembra un ipotesi tanto remota.

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