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Il Milan batte lo Sparta Praga in trasferta: ai sedicesimi di Europa League da primo nel girone

Nel primo tempo Hauge segna la rete che regala la vittoria al Milan (0-1) nella trasferta di Praga contro lo Sparta. È la quarta in 9 presenze da quando è arrivato in Italia. Pioli ha schierato una squadra inedita ma i rossoneri hanno controllato senza patemi un avversario modesto. Appuntamento al sorteggio dei sedicesimi da primi in classifica.
A cura di Maurizio De Santis
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Come fai a trovare le motivazioni per giocare un match che non ha alcun senso? Chiedetelo ad Hauge. È lui che sul campo dello Sparta Praga spiega ancora una volta al Milan che ha fatto bene a dargli fiducia, a puntare su di lui nell'estate scorsa, a portarlo via dalla Norvegia per calarlo nella realtà del calcio italiano. Non avrebbe deluso la società né Pioli, così è stato. Sua la rete (la terza nelle Coppe, la quarta in 9 presenze) che trafigge uno Sparta Praga generoso ma per nulla in grado di creare grattacapi ai rossoneri. Ci prova nella ripresa, approfittando di un calo di tensione degli avversari sazi, distratti e comprensibilmente con la testa altrove. Piccola sbavatura concessa, in fondo la qualificazione era stata già messa al sicuro con una giornata d'anticipo così da regalarsi una comoda ‘gita' in Repubblica Ceca.

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Il tecnico ne approfitta e fa anche un po' di turnover per conservare energie in vista del campionato che domenica sera (a San Siro) propone il match con il Parma. Tra i pali va Tatarusanu, che correrà qualche brivido nella fase centrale del secondo tempo e nel recupero (bella parata) ma tutto sommato vivrà una serata tranquilla. Dalot, Duarte, Kalulu e Conti costituiscono una linea difensiva inedita, insolita ma basta per tenere alla larga gli attaccanti evanescenti dello Sparta. A Tonali e Krunic il compito di tenere unita la cerniera di centrocampo per spezzare in due la squadre che davanti ha Castillejo, Maldini e Hauge alle spalle di Colombo (Ibra è guarito ma tornerà a breve).

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Non sarà una serata brillante per il vice-Zlatan: in 67 minuti giocati non fa un tiro nello specchio della porta. Pioli lo toglie quando mancano una ventina di minuti alla fine del match e rilancia Leao. Mossa indovinata, sarà proprio il portoghese a costringere un avversario, Plechaty, a commettere l'ennesimo fallo: cartellino rosso, torna anzitempo nello spogliatoio. Con un uomo in meno ogni furore d'orgoglio viene meno, eccezion fatta per un paio di brividi scaturiti da un paio di sbandate del Milan deconcentrato. La partita scivola via senza particolari sussulti. Da Glasgow arrivano notizie altrettanto ottime: il Celtic addomestica il Lille, anche il primato nel girone è al sicuro. Appuntamento ai sedicesimi di finale.

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