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Il lungo viaggio di Mahrez dalla periferia di Parigi alla finale di Champions col Manchester City

Ryiad Mahrez nella doppia semifinale contro il Paris Saint-Germain ha realizzato tre reti, una all’andata e due al ritorno, e si è preso un posto nella storia del club di Maine Road. Il viaggio dell’esterno offensivo algerino è partito da Sarcelles, periferia di Parigi, e avrà come prossimo approdo la finale di Champions League ma il percorso non è stato semplice.
A cura di Vito Lamorte
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L'uomo del giorno in casa Manchester City, per la prima volta nella sua storia finalista di Champions League, è Riyad Mahrez. L'esterno offensivo algerino nella doppia semifinale contro il Paris Saint-Germain ha realizzato tre reti, una all'andata e due al ritorno, entrando di diritto negli annali del club di Maine Road e ha chiuso una cerchio con il suo passato visto che lui è nato e cresciuto nella periferia di Parigi. Mahrez ha iniziato a giocare da giovanissimo nei sobborghi della metropoli francese presso il club locale, l'AAS Sarcelles, uno dei campi del quale porta il nome dell'ex nazionale francese Philippe Christanval. Dopo aver militato in tutte le squadre juniores al Nelson Mandela Sports Center, l'attuale esterno offensivo del Manchester City continuò a lavorare duramente per realizzare il suo sogno nonostante tanti osservatori dei grandi club francesi non ebbero il coraggio di puntare su di lui. A 18 anni lasciò Sarcelles per un provino al Quimper, un club dilettantistico di quarto divisione della Bretagna, e lì ha ottenuto il primo contratto da professionista a Le Havre.

Mahrez ha trascorso quattro anni nella città portuale della Normandia prima di attraversare la Manica per firmare per Leicester. Non si è mai guardato indietro da quando si è trasferito in Inghilterra ma fonti vicine al ragazzo dicono che era molto titubante prima di accettare e che "ha chiesto consiglio ai suoi amici di Sarcelles che lo hanno convinto ad andare".

Edern Le Lann, il suo allenatore ai tempi di Quimper Cornouaille Football Club, si rese subito conto di aver trovato una perla rara e ricorda così Mahrez da piccolo: "Era un diamante grezzo. Abbiamo visto subito che aveva qualcosa che gli altri non avevano, nella sua qualità di dribbling, nella sua velocità di esecuzione. Ha creduto in se stesso. Era mentalmente molto forte e sicuro di sé, determinato. Condivideva un appartamento con Mathias Pogba, fratello di Paul. Guadagnava 750 euro". 

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A 30 anni è un giocatore chiave per il Manchester City e ha anche vinto la Coppa d'Africa con l'Algeria, il paese da cui suo padre è emigrato in Francia. È diventato un calciatore di livello mondiale che, come tanti, ha affrontato le avversità dei sobborghi di Parigi e poi prendersi il successo. Mahrez è sempre stato un giovane giocatore con doti tecniche eccezionali ma a livello mentale spesso pagava qualcosa, lo ha confessato anche il suo ex compagno Esteban Cambiasso negli studi di Sky Sport, e non vi erano garanzie sul suo percorso.

Hayel Mbemba, che ha giocato con Mahrez all'AAS Sarcelles, all'Afp ha dichiarato: "L'unica persona che credeva in se stesso era lo stesso Riyad. Ha una forza di carattere che è al di sopra della media. È un matto per il calcio, e questo è un eufemismo".  

Dalle 750 euro al mese a Quimper alla finale di Istanbul il viaggio non è stato breve ma Mahrez non ha mai dimenticato le sue origini: è molto attento alle questioni giovanili di Sarcelles, gli permette di recarsi a Manchester per vedere le partite del City e entro la fine dell'anno gli verrà intitolato uno stadio a Sarcelles. Dopo essere entrato nella storia con il Leicester, contro ogni previsione o pronostico, Ryad Mahrez sta scrivendo quella del Manchester City con i suoi tre gol nelle semifinali al PSG e ora punta dritto alla Champions League.

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